Continua l’attacco hacker agli aeroporti europei

di Redazione ETI
23 Settembre 2025 8:45 Aggiornato: 23 Settembre 2025 8:45

Continuano i disagi in diversi aeroporti europei in seguito all’attacco informatico che sta colpendo i sistemi di registrazione dalla scorsa fine settimana. L’attacco è iniziato la sera del 19 settembre, provocando interruzioni in importanti scali internazionali come Bruxelles, Berlino Brandeburgo e Londra Heathrow, l’aeroporto più trafficato d’Europa. Non si sa ancora chi sia responsabile dell’attacco, e le autorità stanno proseguendo le indagini.

Diversi voli sono stati cancellati o ritardati, poiché diverse compagnie hanno dovuto eseguire manualmente le operazioni di registrazione e imbarco. In una nota del 19 settembre, Heathrow ha dichiarato che nonostante i disagi la stragrande maggioranza dei voli ha continuato a operare. L’aeroporto di Bruxelles è probabilmente quello colpito più duramente: ieri ha annullato quasi 140 voli in partenza su 276 programmati.
Da più parti si ipotizza un coinvolgimento della Russia, considerata l’escalation di aggressività dimostrata dal Cremlino nei confronti dell’Europa, ma al momento non è emersa alcuna prova di una responsabilità russa.

Gli attacchi informatici più recenti sono stati attribuiti a bande criminali che operano a scopo di estorsione ai danni di grandi società. Londra ha incriminato due giovani per un grave attacco informatico dell’agosto 2024 contro la rete di trasporti di Londra, accusandoli di agire per contro dell’organizzazione criminale nota come Scattered Spider, una rete composta principalmente da hacker provenienti dal Regno Unito e dagli Stati Uniti.
L’Enisa, l’agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica, ieri si è limitata a confermare che i disagi sono stati causati da un attacco informatico, senza fornire ulteriori dettagli. Almeno per ora l’impatto di questo attacco hacker è limitato alla registrazione elettronica dei passeggeri e al deposito bagagli. La Commissione Europea ha affermato di monitorare la situazione, aggiungendo però che non vi sono indicazioni di un attacco informatico «diffuso o grave».

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