Commercio estero: Istat, in aprile export extra Ue -7 per cento, import +1,5 per cento

di Agenzia Nova
13 Giugno 2025 17:32 Aggiornato: 13 Giugno 2025 17:32

La diminuzione su base mensile dell’export si deve all’ampia riduzione delle vendite verso l’area extra Ue (-7,0 per cento), mentre le esportazioni verso l’area Ue crescono dell’1,5 per cento. Lo riferisce Istat pubblicando i dati sul commercio estero e sui prezzi all’import nel mese di aprile. Su base annua, tra i settori che più contribuiscono a sostenere l’export nazionale si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+30,1 per cento), metalli di base e prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (+5,5 per cento) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,6 per cento). All’opposto i contributi negativi maggiori derivano dalla riduzione delle vendite di mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (-17,1 per cento), coke e prodotti petroliferi raffinati (-31,1 per cento), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (-12,0 per cento) e autoveicoli (-9,3 per cento). Su base annua, Svizzera (+18,9 per cento) e Spagna (+14,3 per cento) forniscono i contributi positivi maggiori all’export nazionale. Regno Unito (-18,8 per cento), Turchia (-18,2 per cento) e Paesi Bassi (-8,7 per cento) sono invece i paesi che forniscono i contributi negativi più ampi.


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