Questa notte «il Washington post ha pubblicato una notizia inquietante: 9 mila migranti negli Stati Uniti sarebbero in procinto di essere deportati nella base – anzi, nella prigione – di Guantanamo. Una struttura tristemente nota per aver ospitato criminali e terroristi dell’Isis e già oggetto di denunce per gravi violazioni dei diritti umani. Tra questi migranti vi sarebbero 800 cittadini europei, tra cui britannici, francesi e anche italiani.
Poco fa il ministero ha dichiarato che gli italiani non verranno trasferiti, ma il Washington post cita fonti e documenti ufficiali dell’amministrazione statunitense». Lo ha dichiarato Angelo Bonelli, deputato di Alleanza verdi e sinistra, in apertura della seduta odierna della Camera. «Ci troviamo di fronte a un fatto di gravità inaudita, che riguarda non solo i cittadini italiani, ma l’intero quadro dei diritti umani negli Stati Uniti – ha continuato il parlamentare -. Chiedo che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, venga immediatamente a riferire in Aula: vogliamo sapere quali siano le motivazioni che avrebbero portato al fermo di cittadini italiani e alla possibilità di deportazione a Guantanamo.
Quello che sta accadendo negli Stati Uniti non può lasciarci indifferenti: si parla di arresti e deportazioni arbitrari da parte di un corpo di polizia, l’ICE, istituito da Trump, che agisce sulla base di sospetti o dell’aspetto fisico. Lo ha denunciato lo stesso governatore della California. Persone fermate in strada, bambini ammanettati, donne separate dai figli: è un orrore che non può che essere definito per quello che è: fascismo».
Bonelli ha aggiunto: «Quando si entra nelle case o nei ristoranti per identificare le persone in base ai tratti somatici, e poi le si espelle, siamo davanti a una violazione gravissima della dignità umana. Io non invocherò mai la reciprocità, perché siamo democratici e cittadini del mondo. Ma ciò che avviene negli Stati Uniti è il simbolo di una deriva globale della destra sovranista: ed è nostro dovere denunciarla con forza. Per questo chiedo, con urgenza, che il ministro Tajani venga in Parlamento a chiarire quanto sta accadendo».