«Ancora una volta la fantomatica Commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa muove delle accuse vergognose nei confronti della polizia italiana. Parlare di razzismo riferendosi ai nostri uomini e alle nostre donne in divisa è semplicemente ignobile e inaccettabile. Ma che autorità ha questo organismo per giudicare i nostri poliziotti? Nessuna. Sono solo giudizi ideologici e suggeriti dai nostri esponenti di sinistra al Parlamento europeo che utilizzano ogni occasione e ogni strumento per denigrare l’Italia».
Lo ha affermato Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza di Regione Lombardia. Gli agenti delle Forze dell’Ordine sono impegnati quotidianamente, spesso in situazioni complesse e di concreto pericolo, nella tutela della sicurezza di tutti i cittadini – aggiunge -. A loro va la mia più sincera solidarietà e la mia gratitudine per lo spirito di sacrificio, il senso del dovere e la generosità che li contraddistingue. Li definiscono razzisti ma la presenza di immigrati irregolari sul territorio nazionale, in molti casi dediti ad attività criminali, richiede un ulteriore sforzo per il quale dobbiamo ringraziare e sostenere le nostre forze dell’ordine. Il caso Ramy è sintomatico: i benpensanti della sinistra si scagliarono contro i carabinieri accusandoli di discriminazione razziale, ma i fatti dimostrarono, come ho sempre sostenuto fin dal principio e come era evidente a tutti, la correttezza dei comportamenti dei militari intervenuti». Oggi «purtroppo, come dimostrano anche diversi video postati sui social, gli irregolari fermati per un reato irridono e offendono le forze dell’ordine, perché consci di poter tornare a piede libero in tempi record» sostiene La Russa e sul Ddl Sicurezza voluto dal Governo Meloni «permetterà un giro di vite anche in questi casi. Ma perché la sinistra non ha mai una parola di biasimo nei confronti di chi attacca e irride le forze dell’ordine? Basta essere extracomunitari e si trova sempre una giustificazione sociologica». «Viene naturale chiedersi quali siano i reali obiettivi che guidano la Commissione che ha pronunciato simili assurdità, soprattutto considerando che fa parte di un ente finanziato anche con i soldi dei contribuenti italiani» conclude.