Bicchielli: contro il rischio idrogeologico serve una cultura di prevenzione

di Agenzia Nova
19 Novembre 2025 15:48 Aggiornato: 19 Novembre 2025 15:48

L’Italia «non può più vivere inseguendo le emergenze. Serve una svolta politica netta per passare dalla gestione del disastro alla cultura della prevenzione». Lo ha dichiarato il deputato di Forza Italia e presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, Pino Bicchielli, intervenendo oggi a Roma all’evento «Dalla logica dell’emergenza alla cultura della prevenzione: il valore del territorio e il ruolo delle imprese». Il 94% dei comuni italiani «è esposto a frane e alluvioni – ha aggiunto Bicchielli -. Oltre il 90% della popolazione vive in aree a rischio sismico e nel nostro Paese sono censite circa 635 mila frane: due terzi di tutte le frane registrate in Europa. Non parliamo di eventi eccezionali, ma di una condizione permanente che impone decisioni politiche chiare e tempestive».

«La Commissione – ha proseguito l’esponente di Forza Italia – sta lavorando lungo tre direttrici: governance unitaria del rischio, per archiviare definitivamente la frammentazione tra enti; semplificazione delle opere di prevenzione, con procedure rapide e certezza dei tempi autorizzativi; manutenzione ordinaria stabile, con risorse pluriennali e strumenti che consentano alle imprese di operare con continuità. Le imprese, soprattutto artigiane e piccole-medie, sono parte decisiva della soluzione. Hanno competenze e capacità esecutiva, ma troppo spesso restano bloccate da burocrazie che non rispecchiano l’urgenza del rischio che affrontiamo. Il dissesto idrogeologico non è una condanna. È una sfida che si può vincere se la prevenzione diventa una grande politica nazionale, sostenuta da norme coraggiose e da una pubblica amministrazione efficiente. Come Commissione stiamo tracciando questa direzione», ha concluso Bicchielli.


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