Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato oggi, 18 novembre, la volontà di recarsi in Turchia domani per tentare di rilanciare i negoziati di pace con la Russia. Questo annuncio motu proprio giunge mentre Zelensky si trova in Spagna per un giro di incontri fra i Paesi della Nato. Zelensky ha detto chiaramente che l’obiettivo è «rivitalizzare le trattative» e discutere delle proposte con gli alleati. «Qualunque cosa serva per avvicinare la fine della guerra resta la priorità assoluta per l’Ucraina» ha sottolineato Zelensky, per poi aggiungere: «Stiamo lavorando anche al ripristino degli scambi di prigionieri di guerra, vogliamo riportare i nostri uomini a casa».
Il Cremlino, nella persona del portavoce Dimitri Peskov, ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna informazione su questi negoziati, che «non ci saranno rappresentanti russi in Turchia» e che «presumibilmente, Zelensky si riferisce ai colloqui in programma domani a Istanbul» a cui dovrebbe unirsi anche Steve Witkoff, l’inviato speciale di Donald Trump. Tuttavia, Peskov ha precisato che «qualora una delle parti ritenesse necessario informare la Russia» Putin sarebbe «naturalmente disponibile al confronto». Mosca, inoltre, vigilerà sull’esito dei colloqui.
I colloqui diretti fra Kiev e Mosca restano sospesi dall’estate scorsa, e l’ultimo incontro in presenza a Istanbul risale a luglio. In precedenza, nella stessa città, si erano svolte diverse sessioni che avevano portato allo scambio di migliaia di prigionieri di guerra e delle salme dei caduti. Di fatto, però, non sono mai stati compiuti passi concreti verso un cessate il fuoco.
