Il portavoce ufficiale del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein, ha scritto ieri su X: «lo Stato di Israele ha presentato oggi una richiesta per rimuovere dall’incarico il procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, e per annullare i mandati di cattura emessi nei confronti di Israele. Lo Stato di Israele ha depositato presso la Camera d’appello della Corte penale internazionale una richiesta di ricusazione del procuratore Karim Khan, affinché sia escluso da ogni procedimento riguardante Israele. Contestualmente, Israele chiede l’annullamento dei mandati di cattura privi di fondamento emessi dal procuratore nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. La richiesta fa seguito a informazioni e gravi denunce che sollevano seri dubbi sul fatto che il procuratore abbia agito per motivi personali impropri, allo scopo di avanzare accuse false e infondate contro Israele. Tali iniziative sarebbero state concepite per distogliere l’attenzione pubblica da pesanti accuse a suo carico di molestie sessuali ripetute nei confronti di una collaboratrice. Lo Stato di Israele sottolinea che la compromissione dei procedimenti causata dalla condotta del procuratore è profonda e irreparabile. Per questo chiede alla Camera d’appello di escluderlo da ogni caso riguardante Israele e di dichiarare nulli e privi di efficacia i mandati di cattura emessi contro il primo ministro e l’ex ministro della Difesa. La richiesta non pregiudica in alcun modo le ulteriori contestazioni di Israele sulla invalidità dei mandati, compresa la mancanza di giurisdizione della Corte».




