Schlein: Sicilia è tenuta in ostaggio

di Agenzia Nova
8 Novembre 2025 20:04 Aggiornato: 10 Novembre 2025 18:41

La Sicilia, «vent’anni dopo, è ancora tenuta in ostaggio. Non sta a noi fare valutazioni sui reati commessi, ma le frasi delle intercettazioni riportate da tutti i giornali ci dicono una cosa, chiara e incontrovertibile: la gestione della sanità, gli appalti, bandi pubblici, perfino i concorsi sono piegati ad interessi clientelari e funzionali al mantenimento del potere da parte di una consorteria che impedisce ogni cambiamento e uccide futuro e speranza». Lo afferma la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, che aggiunge: «Nella Regione che occupa stabilmente gli ultimi posti per speranza di vita, alcuni manager della sanità non si occupano della qualità dei servizi ma di rendersi disponibili agli interessi del loro riferimento politico. Nella Regione, da cui emigrano ogni anno in migliaia, la selezione nei concorsi pubblici troppo spesso non dipende dalla preparazione ma dal rapporto di amicizia con il politico di turno. Nella Regione che più di altre avrebbe bisogno di un Terzo settore sostenuto ed aiutato i bandi erano usati come merce di scambio per favorire associazioni e consiglieri comunali ritenuti vicini».

Schlein prosegue: «Quello che disgusta è il quadro di una amministrazione regionale tenuta ostaggio da un sistema di potere profondo e ramificato. A cui la destra strizza l’occhio dando a uomini come Cuffaro la golden share del governo. Per questo il problema non è solo Cuffaro, ma anche chi oggi guida la Regione. La destra è in crisi profonda, presa in lotte intestine e non è in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini, Schifani dovrebbe prenderne atto e trarne le conseguenze. È troppo facile sospendere solo tecnici e funzionari e non affrontare i nodi politici. Il campo progressista deve ricostruire, con i siciliani, una speranza di costruzione di una Sicilia davvero nuova. Che rompa legami, clientele, favori, relazioni con chi quest’isola ha solo saputo spremere facendo male al suo sviluppo».


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