I fatti del giorno – Italia

di Agenzia Nova
6 Novembre 2025 13:17 Aggiornato: 6 Novembre 2025 13:17

Cosenza: maxi sequestro da oltre 12 milioni in settore giochi telematici – Oggi il personale dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con i carabinieri del comando provinciale di Cosenza, ha dato esecuzione al provvedimento, emesso dal gip presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della procura della Repubblica di Cosenza, con il quale è stato disposto il sequestro preventivo delle disponibilità finanziarie, ovvero per equivalente, di beni mobili, beni immobili e /o altre utilità, per l’importo di oltre 12 milioni di euro.

Energia: Pichetto, entro fine anno provvedimento più strutturale contro caro bollette – «Credo già al prossimo Cdm arriverà un decreto» non sul caro bollette ma «sulla parte tecnica che riguarda il gas, intasamento della rete e le aree idonee. Poi c’è un ragionamento di governo che portiamo avanti che deve essere un provvedimento con un percorso più strutturale sulle bollette che porteremo entro fine anno». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ai microfoni di «24 Mattino» su Radio24.

Legge Bilancio: Chelli (Istat), in 2024 rinunciano a cure 5,8 milioni per liste attesa – Nel 2024 il 9,9 per cento delle persone ha dichiarato di aver rinunciato a curarsi per problemi legati alle liste di attesa, alle difficoltà economiche o alla scomodità delle strutture sanitarie: si tratta di 5,8 milioni di individui, a fronte di 4,5 milioni nell’anno precedente (7,6 per cento). Lo ha detto il presidente di Istat, Francesco Maria Chelli, intervenuto durante l’audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla manovra in corso al Senato. La rinuncia, ha spiegato Chelli, a causa «delle lunghe liste di attesa» costituisce la motivazione principale, «indicata dal 6,8 per cento della popolazione», e risulta anche la componente che ha fatto registrare l’aumento maggiore negli ultimi anni: era il 4,5 per cento nel 2023 e il 2,8 per cento nel 2019. La rinuncia in conseguenza delle lunghe liste di attesa «è più elevata per le persone adulte di 45-64 anni (8,3 per cento) e tra gli anziani di 65 anni e più (9,1 per cento). Il fenomeno è più diffuso tra le donne (7,7 per cento), sia nelle età centrali (9,4 per cento a 45-64 anni) sia in quelle avanzate (9,2 per cento a 65 anni e più)», ha concluso.

Legge Bilancio: Renzi, dato Istat su rinuncia cure è drammatico – Secondo i dati pubblicati oggi da Istat, «oltre un milione di persone ha rinunciato lo scorso anno a curarsi perché non ha i soldi per farlo». Lo ha scritto sui social il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. «Questo dato segna la sconfitta più grande per un governo: nessuna statistica è più drammatica di chi dice che oltre un milione di connazionali rinuncia a cursarsi per mangiare» ha aggiunto. «Lancio un appello a Giorgia Meloni: venga in Parlamento, si confronti con le opposizioni e cambiamo insieme la Legge di Bilancio. Questo dato è drammatico, non si può far finta di niente», ha concluso Renzi.

Legge Bilancio: Conte, è il Paese alla rovescia – «Avete letto? Dopo tre anni di record di tasse e di poveri assoluti, il misero intervento del governo Meloni sull’Irpef avvantaggia per l’85 per cento le famiglie più ricche secondo l’Istat. Il 45 per cento delle imprese viene tagliato fuori da alcune agevolazioni nonostante dazi, bollette e un crollo di 31 mesi. Ma è il Paese alla rovescia?». Lo afferma su Facebook, in merito alla legge di Bilancio, il presidente del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte, che aggiunge: «Non siate cocciuti al governo. Scegliete il buon senso e ascoltateci. Perché si può fare subito qualcosa. Rivedete gli accordi sul riarmo e fate una vera tassa sugli extraprofitti bancari (oltre 100 miliardi di utili in tre anni) ed energetici. Aumentate la Digital tax sui colossi del web. E mettete le risorse su un netto taglio delle tasse per fasce basse e ceto medio impoverito, allargando la no Tax area e incrementando l’assegno unico per i figli. Torniamo a Transizione 4.0 e ai crediti d’imposta del mio governo per abbattere burocrazia e costi, incentivare innovazione, crescita e assunzioni nelle aziende, non lasciando sole le Piccole e medie imprese penalizzate dal ritorno ai maxiammortamenti».


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