Olimpiadi 2026: ministero Infrastrutture monitora impatto legacy italiana Giochi

di Agenzia Nova
5 Novembre 2025 14:36 Aggiornato: 5 Novembre 2025 14:36

Nel percorso di avvicinamento ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026, si delinea sempre più chiaramente l’imponente perimetro della legacy italiana, destinata a segnare gli anni a venire. La strategia del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Società infrastrutture Milano Cortina 2026 (Simino) è sempre stata chiara: cogliere l’occasione olimpica per sbloccare, finanziare e realizzare opere attese da tempo sui territori. Lo rende noto il ministero. Nei mesi di novembre e dicembre, con la consegna di molte infrastrutture, emerge con forza l’orizzonte sul quale si muove il Paese: una legacy ampia, articolata e concreta, capace di incidere su molte dimensioni della vita collettiva.

E’ una legacy di accessibilità, come dimostrano gli interventi all’Arena di Verona, che renderanno il monumento pienamente fruibile a tutte le persone. E’ anche una legacy sportiva, testimoniata da opere come il nuovo Snow Park di Livigno e lo Sliding Centre di Cortina, infrastrutture d’eccellenza che resteranno al servizio degli atleti e delle future generazioni. E’ legacy di viabilità e logistica, con interventi che migliorano la sicurezza e la connessione dei territori – dalla rotatoria di Bormio al potenziamento dei collegamenti ferroviari e aeroportuali – rendendo più moderna e sostenibile la mobilità del Paese. Ed è legacy urbana e di competenze, fatta di progetti di riqualificazione che restituiscono vitalità ai comuni olimpici e di buone pratiche tecniche e amministrative che resteranno patrimonio stabile della pubblica amministrazione. A queste dimensioni si aggiunge la legacy culturale, occupazionale e turistica, capace di generare valore economico e sociale ben oltre l’appuntamento del 2026. Con un investimento complessivo di 3,1 miliardi di euro, si stima un impatto di 5,3 miliardi nei 18 mesi successivi ai Giochi.Il ministero, insieme a Simico, continua a monitorare da vicino l’andamento dei lavori e gli effetti delle opere, con la massima attenzione del vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini alle legacy non direttamente sportive, nel segno della concretezza, della visione e di una strategia di lungo periodo. Il ministero e Simico restano determinati nel costruire un’Italia che connette, innova e rinnova, lasciando un’eredità tangibile di infrastrutture, competenze e orgoglio nazionale.


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