L’ex segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, ha commentato su X le recenti dichiarazioni del ministro per la Famiglia Eugenia Roccella. La Roccella ha dichiarato che l’Italia non avrebbe «fatto i conti fino in fondo» con l’antisemitismo: «tutte le gite scolastiche ad Auschwitz cosa sono state? Sono state gite? Sono state davvero gite? A che cosa sono servite? Secondo me, sono state incoraggiate e valorizzate perché servivano esattamente all’inverso: a dirci che l’antisemitismo […] era collocato ormai in un passato storico e in una precisa area: il fascismo. Le gite ad Auschwitz, secondo me, sono state un modo per ribadire che l’antisemitismo era una questione fascista e basta. E quindi che il problema era essere antifascisti, non essere antisemiti. Non controllare fino in fondo quello che è avvenuto nel nostro passato, non fare i conti fino in fondo con quello che è avvenuto».
Ma per Zingaretti «già solo definire i viaggi di formazione ad Auschwitz “gite” rivela l’ignoranza, l’arroganza e la pochezza umana di chi, provvisoriamente, sta governando il nostro Paese».