Trump: forse darò i missili Tomahawk all’Ucraina

di Redazione ETI
13 Ottobre 2025 10:41 Aggiornato: 13 Ottobre 2025 15:38

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato ieri, 12 ottobre, che potrebbe autorizzare la fornitura di missili Tomahawk a Kiev qualora la Russia si rifiutasse di porre fine al conflitto in Ucraina. Trump ha riferito ai giornalisti di aver discusso della questione armamenti con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, precisando che i missili a lungo raggio sarebbero venduti alla Nato, che a sua volta li girerebbe a Kiev.

«Loro vogliono i Tomahawk. Ne abbiamo parlato. Vedremo come evolverà la situazione», ha commentato senza approfondire Trump a bordo dell’Air Force One durante il volo per Israele. Interpellato sulla possibilità che gli Stati Uniti forniscano direttamente questi missili all’Ucraina, Trump ha lasciato intendere che potrebbe rivolgersi al presidente russo Vladimir Putin, prima di prendere una decisione definitiva: «Potrei parlargli. Potrei dire: “Se questa guerra non finisce, provvederò a inviare i Tomahawk.” Si tratta di un’arma incredibile, estremamente efficace». I missili Tomahawk hanno una gittata di circa 1.600 chilometri, e permetterebbero a Kiev di colpire anche Mosca. Trump, d’altronde, ha sottolineato come la consegna di missili a lungo raggio rappresenterebbe «una nuova escalation aggressiva» nel contesto del conflitto russo-ucraino.

Zelensky ha dichiarato il 12 ottobre di aver avuto un secondo colloquio in due giorni con Trump per approfondire il rafforzamento della difesa aerea, la resistenza e la capacità di risposta a lungo raggio dell’Ucraina, oltre ai temi legati al settore energetico.

«Il presidente Trump è informato su quanto sta accadendo. Abbiamo concordato di proseguire nel dialogo, e i nostri rispettivi team stanno predisponendo i preparativi necessari», ha riferito il presidente ucraino.

Putin ha messo in guardia: l’invio dei missili Tomahawk all’Ucraina segnerebbe «una vera e propria nuova fase dell’escalation» nel conflitto e danneggerebbe i rapporti tra Mosca e Washington.
In precedenza Trump aveva già affermato pubblicamente che la decisione sulla vendita dei Tomahawk era «praticamente presa», ma che restava da chiarire la modalità di impiego di tali armi da parte di Kiev. Il presidente americano aveva poi ribadito la volontà di evitare qualsiasi ulteriore escalation del conflitto.

 

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