Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha scritto ieri su X: «Sono trascorsi due anni dall’attacco del 7 ottobre, un massacro orribile che ha colpito i nostri fratelli e sorelle, abitanti del Negev occidentale e partecipanti alla festa Nova. Abbiamo pagato un prezzo altissimo: neonati, bambini e anziani sono stati brutalmente assassinati dai terroristi di Hamas».
I nemici «assetati di sangue», spiega Netanyahu, «ci hanno colpito duramente, ma non ci hanno spezzato», affermando poi che Israele ha «spezzato l’asse iraniano» e cambiato il «volto del Medio Oriente» e che adesso continua a imporsi l’obiettivo di riportare a casa tutti gli ostaggi, eliminare Hamas e «garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per il Paese».