In America il vaccino covid non è più raccomandato a tutti

di Redazione ETI/Zachary Stieber
7 Ottobre 2025 8:38 Aggiornato: 7 Ottobre 2025 12:38

I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti non raccomandano più la vaccinazione universale contro il Covid-19, e invitano ogni individuo a valutare una serie di fattori personali e a confrontarsi con il proprio medico prima di vaccinarsi.

«È tornato il consenso informato», ha affermato Jim O’Neill, direttore ad interim del Cdc, in una dichiarazione rilasciata il 6 ottobre dopo aver accolto le indicazioni del comitato consultivo vaccinale dell’agenzia. «La raccomandazione generalizzata del 2022, che prevedeva richiami Covid-19 perpetui, ha impedito ai professionisti sanitari di discutere a fondo i rischi e i benefici della vaccinazione in base al singolo paziente o genitore. Da oggi le cose cambiano.»

La definizione ufficiale del nuovo approccio è quella di «decisione clinica condivisa»: mentre in passato si raccomandava la vaccinazione a tutti o a determinate fasce di età e “fragili” a rischio, ora l’indicazione è calibrata su un processo decisionale individuale tra paziente e medico.
«Le raccomandazioni basate sulla decisione clinica condivisa sono personalizzate e guidate da un confronto tra operatore sanitario e paziente o genitore/tutore», precisa il Cdc sul proprio sito.
Per anni l’agenzia federale aveva suggerito quasi universalmente la somministrazione del vaccino a chiunque avesse più di sei mesi di età, con richiami annuali.

Secondo i dati Cdc, alla fine del 2024 e all’inizio del 2025 circa il 44 per cento degli over 65 ha ricevuto una dose di vaccino Covid-19. La percentuale scende al 14 per cento tra gli adulti tra i 18 e i 49 anni, al 13 per cento per i bambini e al 10 per cento tra gli operatori sanitari.

Nel maggio scorso, su indicazione del ministro della Sanità americano Robert F. Kennedy Jr., l’agenzia aveva già cessato di raccomandare il vaccino Covid-19 per i bambini sani e le donne in gravidanza. Il comitato consultivo sui vaccini del Cdc, l’Advisory Committee on Immunization Practices, ha poi deciso all’unanimità a settembre di modificare la raccomandazione da quasi universale a quella della decisione clinica condivisa, in parte sulla base di dati che indicano una modestissima efficacia dei richiami stagionali.
«Al massimo, la protezione aggiuntiva fornita da un richiamo stagionale è moderata e di breve durata», ha spiegato Retsef Levi, presidente del gruppo di lavoro Cdc sull’immunizzazione Covid-19, durante la riunione.

Inoltre, la Food and Drug Administration americana ha recentemente ritirato l’autorizzazione alla somministrazione d’emergenza dei vaccini Covid-19. Nei nuovi provvedimenti approvativi, la Fda ha autorizzato la somministrazione a soggetti di almeno sei mesi, che abbiano almeno uno o più fattori di rischio, e ai maggiori di 65.

Alcune organizzazioni, come l’American Academy of Pediatrics, continuano a raccomandare la vaccinazione Covid-19 a tutti i bambini tra i 6 e i 23 mesi.


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times