Secondo un documento del ministero degli Esteri statunitense esaminato da Reuters, l’amministrazione Trump starebbe cercando di contrastare la risoluzione delle Nazioni Unite che chiede a Washington di revocare l’embargo su Cuba [è una misura annuale, non vincolante, adottata ogni anno dal 1992 ndr]. Per l’amministrazione inoltre, il regime cubano starebbe attivamente supportando l’invasione russa dell’Ucraina, poiché oltre 5 mila cubani risultano schierati al fianco delle truppe russe in territorio ucraino.
Nel documento si evidenzia il sostegno attivo del presidente Miguel Díaz-Canel alla guerra russa e il portavoce del ministero degli Esteri Usa ha confermato che Washington è a conoscenza del coinvolgimento cubano nel conflitto: «dopo la Corea del Nord, Cuba è il principale fornitore di forze armate straniere a sostegno della Russia. Stiamo parlando di oltre 5 mila cubani mandati a combattere in Ucraina».
Il 20 gennaio Trump ha reinserito Cuba nella lista State Sponsors of Terrorism – un elenco del ministero degli Esteri Usa che identifica governi stranieri che sostengono atti di terrorismo internazionale – imponendo inoltre restrizioni finanziarie e sui viaggi. Nel documento del ministero degli Esteri si definisce inoltre «fuorviante» la risoluzione Onu, che attribuisce agli Stati Uniti la responsabilità dei problemi cubani, causati invece dalla «corruzione e incapacità» dello stesso regime comunista.