Il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, ha scritto ieri su X: «L’intercettazione della Flottilla Global Sumud rappresenta un ulteriore grave oltraggio da parte di Israele alla solidarietà e al sentimento globale volti ad alleviare le sofferenze a Gaza e a promuovere la pace nella regione. A nome del nostro governo e della nostra nazione, chiedo a Israele di rilasciare immediatamente i cittadini sudafricani sequestrati in acque internazionali, insieme agli altri cittadini che hanno cercato di raggiungere Gaza con aiuti umanitari».
Ramaphosa ha detto che l’intercettazione della flottiglia in acque internazionali «viola il diritto internazionale e la sovranità di ogni nazione le cui bandiere sventolavano sulle decine di imbarcazioni della flottiglia. Questa azione contravviene anche a un’ingiunzione della Corte internazionale di giustizia, che stabilisce che gli aiuti umanitari devono poter fluire senza ostacoli».
E poi: «Il Sudafrica invita Israele a garantire che il carico salvavita trasportato dalla flottiglia raggiunga il popolo di Gaza, poiché la flottiglia rappresenta un gesto di solidarietà con Gaza, non uno scontro con Israele. Sosteniamo l’appello dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani affinché Israele revochi urgentemente il blocco su Gaza e consenta l’ingresso di materiali salvavita con ogni mezzo possibile. Il mio pensiero va a tutti i sequestrati e alle loro famiglie, e mi aspetto che Israele liberi gli attivisti per i diritti umani, poiché questi sequestri non hanno alcuna utilità nel contesto degli sforzi per garantire la pace in Medio Oriente».