«Le traiettorie di dei droni russi sembrano avere finalità di ricognizione degli assetti militari e delle basi. Non sono solo provocazioni ma acquisizione di informazioni utili in caso di attacco». Lo ha annunciato il segretario di Azione, Carlo Calenda in un post su X. «Parliamo per il 90% del tempo della Flotilla ma con tutto il rispetto oggi c’è un fronte molto più pericoloso di cui politica e pubblica opinione sembrano disinteressarsi», e il compito della politica è «riportare» questo rischio al centro del dibattito pubblico e dell’azione del Governo.
Ogni scenario di aggressione russa elaborato dalla Nato, ha detto Calenda, partirebbe con «attacchi cyber a infrastrutture bancarie ed energetiche», specificando poi che la Russia sta creando «un’escalation nei confronti dei Paesi Nato. Il fatto che i propagandisti di Mosca spieghino che non c’è un rischio vuol dire che il rischio c’è eccome. Basta vedere cosa dicevano prima dell’invasione dell’Ucraina».

Calenda: Flotilla importante ma quello russo è un problema che va discusso subito
29 Settembre 2025 9:55 Aggiornato: 29 Settembre 2025 9:55