Putin ha dichiarato di essere pronto a estendere di un anno il trattato sulla riduzione degli armamenti nucleari tra Washington e Mosca. A condizione, però, che Trump faccia lo stesso. Il trattato, noto come New Start e la cui scadenza è prevista per il 5 febbraio 2026, fissa un tetto massimo al numero di testate nucleari schierabili dai due Paesi, oltre a limitare il dispiegamento di missili terrestri, sottomarini e bombardieri.
Ma a poco più di quattro mesi dalla scadenza, le divergenze sulla guerra in Ucraina impediscono a Russia e Stati Uniti di avviare negoziati per rinnovare o riformare il trattato, sebbene Trump abbia espresso il desiderio di raggiungere un nuovo accordo, includendo anche la Cina (che ha immediatamente rifiutato). A smorzare le preoccupazioni (almeno per ora) è però proprio Putin che, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza russo, ha affermato di essere disposto a prorogare il New Start di un anno oltre a favorire il dialogo con Washington su un possibile trattato successivo, a patto che Trump sia altrettanto disponibile. «La Russia è pronta a continuare a rispettare il trattato New Start per un anno dopo il 5 febbraio 2026», ha dichiarato il presidente russo. «Successivamente, in base a un’analisi della situazione, decideremo se mantenere queste restrizioni autoimposte».
