Giorgia Meloni da domani a New York per l’Assemblea generale dell’Onu

di Agenzia Nova
21 Settembre 2025 17:06 Aggiornato: 21 Settembre 2025 17:06

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dovrebbe arrivare nella serata di domani a New York, dove prenderà parte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La premier sarà presente martedì alla cerimonia di apertura del dibattito generale, che tra gli altri prevede gli interventi di Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu; Donald Trump, presidente degli Stati Uniti; Annalena Baerbock, presidente dell’Assemblea generale; e Luiz Inacio Lula da Silva, presidente del Brasile. Il discorso della presidente davanti all’Assemblea è stato fissato per la giornata di mercoledì 24 settembre alle ore 20 locali (le due del mattino di giovedì 25 settembre in Italia). La premier dovrebbe avere anche una serie di colloqui bilaterali a margine dei lavori, i quali sono ancora in via di definizione.

L’Assemblea generale si apre quest’anno all’insegna delle celebrazioni dell’80mo anniversario delle Nazioni Unite, istituite a San Francisco il 26 giugno 1945. Il tema scelto dalla neoeletta presidente dell’Assemblea, la tedesca Annalena Baerbock, è “Better together: 80 years and more for peace, development and human rights”. La ricorrenza costituirà anche un momento per individuare i settori in cui è necessario un rinnovamento delle Nazioni Unite, al fine di preservarne la rilevanza e l’adeguatezza in un contesto geopolitico globale sempre più complesso e polarizzato. Guterres ha infatti voluto legare questo anniversario ad un progetto di riforma denominato “UN80”, con l’obiettivo di ripensare la struttura dell’Onu e renderla più agile, meno costosa e più capace di fronteggiare le sfide globali.

In questo quadro si inserisce anche il tema della riforma più generale della governance del Palazzo di Vetro. L’Italia aderisce al Gruppo “Uniting for Consensus”, coalizione di nazioni che propone di rendere il Consiglio di sicurezza più democratico, trasparente, inclusivo e rappresentativo, in particolare dell’Africa e delle nazioni del Sud del mondo. Per i Paesi che aderiscono al Gruppo, la creazione di nuovi seggi permanenti nel Consiglio di sicurezza ostacolerebbe il raggiungimento di questi obiettivi. Gli interventi saranno incentrati anche su temi internazionali come le guerre in Ucraina e nella Striscia di Gaza. Per l’Italia, ricordano fonti diplomatiche, sarà l’occasione per ribadire l’adesione ai principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e sostenere il processo di riforma in corso. Un percorso essenziale per rendere le istituzioni dell’Onu meno burocratiche, più snelle e orientate alla concreta gestione delle sfide comuni.


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