«Nell’anniversario dell’uccisione del giudice Rosario Livatino, elevato dalla Chiesa a Beato, troviamo l’esempio di un magistrato che nella apparente normalità di un impegno quotidiano a presidio della legalità fu capace nella sua Sicilia di atti straordinari. Il suo sacrificio costituisce un monito per tutti affinché non si imbocchi mai la strada del compromesso, un richiamo rivolto soprattutto a chiunque e a qualsiasi livello riveste un ruolo nella pubblica amministrazione». Lo afferma in una nota Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, nel trentacinquesimo anniversario dell’agguato mafioso in cui morì il sostituto procuratore della repubblica di Agrigento Rosario Livatino.

Il presidente del gruppo di collaborazione parlamentare Italia-Ucraina, Giorgio Mulè. Foto di Agenzia Nova
Livatino: Mulé (FI), suo sacrificio monito per tutti
21 Settembre 2025 17:15 Aggiornato: 21 Settembre 2025 17:15