L’Italia ha svolto un ruolo di primo piano nelle operazioni di evacuazione e assistenza umanitaria a favore delle popolazioni colpite dai recenti conflitti in Medio Oriente e Nord Africa. Lo ha ricordato Alessio Nardi, consigliere del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale per le politiche di sicurezza e in materia di giustizia, cooperazione e sviluppo, intervenendo oggi all’evento «Palermo, crocevia del Mediterraneo» organizzato nel capoluogo siciliano dalla Fondazione Med-Or. Secondo Nardi, dall’inizio delle ostilità a Gaza, l’Italia ha evacuato circa 920 persone, compresi oltre 180 bambini, e ha organizzato una serie di missioni sanitarie con l’impiego di velivoli militari, «uno sforzo straordinario che ha visto il nostro Paese accogliere più minori rispetto a qualunque altro Stato membro dell’Ue».
Il consigliere ha inoltre ricordato l’impegno diplomatico, con la recente dichiarazione congiunta firmata a fine agosto dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, con l’omologo saudita, principe Faisal bin Farhan, per chiedere il cessate il fuoco, la fine dei trasferimenti forzati e il sostegno a un percorso politico palestinese. «Un gesto che testimonia la volontà italiana di agire insieme ad altri Paesi europei, a cominciare dalla Spagna, per rilanciare il dialogo e la ricerca di soluzioni politiche», ha spiegato Nardi. Accanto alla dimensione umanitaria e diplomatica, l’Italia resta attiva anche sul fronte della sicurezza, con accordi operativi contro i traffici illeciti e la criminalità organizzata firmati di recente con i partner della regione. «Non basta la deterrenza – ha sottolineato – serve anche cooperazione economica, sostegno allo sviluppo e rafforzamento delle istituzioni locali». Nardi ha concluso ricordando come la stabilità del Mediterraneo sia una condizione essenziale anche per la sicurezza europea: «Le crisi che abbiamo affrontato negli ultimi anni dimostrano che occorre un approccio integrato, che tenga insieme aiuti, diplomazia e sicurezza».