Il governo egiziano ha aumentato del 21 per cento i prezzi del gas naturale destinato al settore industriale, portandoli da 4,75 a 5,75 dollari per milione di unità termiche britanniche (Btu) (circa 170 e 206 dollari per mille metri cubi rispettivamente) a partire dal 16 settembre. Lo riporta il quotidiano «Al Shorouk». Il provvedimento riguarda tutti i comparti industriali, con formule di prezzo specifiche per fertilizzanti, ferro, acciaio e cemento. Secondo uno studio della Egyptian Natural Gas Holding Company (Egas), il costo effettivo del gas pompato alle fabbriche si aggira sui 6 dollari per milione di Btu (circa 215 dollari per mille metri cubi), a causa dell’aumento delle tariffe di importazione. Il fabbisogno giornaliero di gas del settore industriale è stimato in 2,1 miliardi di piedi cubi (circa 59 milioni di metri cubi), su un consumo interno totale di 6,2 miliardi di piedi cubi (circa 176 milioni di metri cubi). La produzione nazionale oscilla fra 4,1 e 4,3 miliardi di piedi cubi (116-122 milioni di metri cubi), creando un divario che nei mesi estivi raggiungerà circa 7 miliardi di piedi cubi al giorno (circa 198 milioni di metri cubi). Il governo vende gas alle fabbriche di fertilizzanti azotati a un prezzo non inferiore a 4,5 dollari per milione di Btu (circa 161 dollari per mille metri cubi), a 5,75 dollari per fertilizzanti non azotati e siderurgia (206 dollari per mille metri cubi), a 12 dollari per il cemento (430 dollari per mille metri cubi) e a 4,75 dollari per altre attività industriali (170 dollari per mille metri cubi). Le centrali elettriche pagano 4 dollari (circa 143 dollari per mille metri cubi). Gli impianti di fertilizzanti e petrolchimici rappresentano fra il 35 e il 40 per cento del consumo complessivo di gas del settore industriale, con il combustibile che incide fino all’85 per cento sui costi di produzione.
