Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha annunciato l’obiettivo di aprire il Tevere alla balneazione pubblica entro cinque anni, ispirandosi a un’iniziativa simile intrapresa in Francia. Il Comune di Parigi e le autorità ambientali avevano iniziato l’opera di bonifica della Senna nel 2015 (probabilmente non risolutiva) in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024. Durante una visita all’Expo di Osaka, in Giappone, Gualtieri ha dichiarato di aver istituito un gruppo di lavoro per il progetto sul Tevere, che coinvolgerà anche autorità nazionali e regionali: «Siamo lieti di aver già stabilito che si tratta di un obiettivo del tutto realizzabile: entro cinque anni potremo nuotare nel Tevere».
Ma non sono ancora disponibili le stime sui costi del progetto. Anche se, dice Gualtieri, saranno inferiori al miliardo e 400 milioni di euro spesi dai francesi, grazie a livelli di inquinamento più bassi del Tevere. Nel fiume romano era possibile tuffarsi fino agli anni ’60, quando sono entrate in vigore le prime restrizioni a causa dell’inquinamento. Oggi infatti nuotare nel Tevere è vietato, con multe che arrivano a centinaia di euro. Unica eccezione prevista è per pochissimi tuffatori, come Marco Fois, che si esibisce spesso nel tradizionale tuffo di “buon auspicio” di Capodanno. Il Comune di Roma ha, nei tempi recenti, bonificato le rive per renderle più attrattive per residenti e turisti, nell’ambito di un rinnovamento urbano per il Giubileo del 2025. A Parigi, il progetto per rendere nuovamente la Senna balneabile – come era agli inizi degli anni ’20 – ha richiesto decenni; ma nonostante lo svolgimento di alcune gare delle Olimpiadi estive 2024, le preoccupazioni sulla qualità dell’acqua rimangono. Durante i Giochi, infatti, non sono pochi gli atleti delle gare di nuoto che hanno dovuto assumere farmaci per contrastare l’Escherichia coli.