«Ho avuto oggi una conversazione telefonica con il primo ministro indiano Narendra Modi nel corso della quale abbiamo espresso soddisfazione per l’eccellente stato delle relazioni bilaterali, riaffermando il comune impegno ad approfondire ulteriormente il Piano d’Azione strategico Italia-India 2025-2029, a partire dal rafforzamento della collaborazione in ambito commerciale, in materia di investimenti e connettività, anche attraverso il Corridoio India, Medio Oriente, Europa (Imec)». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio su X, proseguendo: «Il colloquio telefonico ha anche costituito l’occasione per uno scambio di vedute sugli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina, in merito alla quale abbiamo condiviso l’impegno di sostenere ogni sforzo internazionale per favorire un cessate il fuoco e una ripresa dei negoziati per giungere a una pace giusta e duratura.
Giorgia Meloni ha definito non ha fatto riferimento alle richieste degli Stati Uniti all’Unione Europea di imporre dazi fino al 100% sulle importazioni indiane, ma come è noto la materia commerciale è di competenza di Bruxelles. Secondo fonti ufficiali, il presidente statunitense Donald Trump ha infatti chiesto all’Unione Europea a colpire la Cina e l’India con nuovi dazi all’importazione, nell’ambito di una strategia mirata a esercitare pressioni sulla Russia, che è fornitore di petrolio dei due Paesi asiatici.
Mentre l’Europa e gli Stati Uniti hanno boicottato il petrolio russo dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca nel 2022, l’India ha approfittato del (basso) tetto imposto al prezzo del greggio russo per diventare il principale acquirente di petrolio russo. L’India ha dichiarato che continuerà ad acquistare petrolio russo, a prescindere dalle sanzioni, esistenti e future, imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina.
