L’instabilità francese «può avere un grande impatto» anche sull’economia italiana. Lo ha spiegato il ministro della Difesa Guido Crosetto al «Foglio». L’Italia non beneficia dalla caduta del governo del primo ministro Francois Bayrou, ha osservato Crosetto, «ma è soprattutto l’instabilità finanziaria francese che può avere un contraccolpo sull’ecosistema economico europeo». «Il motivo per cui gli spread francesi ancora non esplodono – ha detto il ministro – è la protezione offerta dalla Bce, in particolare attraverso lo strumento anti-frammentazione, il Transmission Protection Instrument (Tpi). Nessun investitore vuole acquistare titoli francesi rischiando di essere travolto da un intervento improvviso della Bce. Ma non esistono pasti gratis». «Il Tpi – ha osservato Crosetto – consente di contenere gli spread tra i Paesi dell’eurozona, non di tenere sotto controllo i tassi di lungo termine complessivi nel lungo periodo. Se la Francia deraglia verso livelli di debito insostenibili e la Germania smette di essere l’ancora di stabilità fiscale, i rendimenti a lungo termine inevitabilmente saliranno».