Borghi (Iv): la destra ha indebolito l’Occidente

di Agenzia Nova
2 Settembre 2025 15:14 Aggiornato: 2 Settembre 2025 15:14

«Ricapitolando: ci avevano spiegato che la vittoria di Donald Trump e l’agenda sovranista e protezionistica della destra globale avrebbe bloccato l’ascesa dell’influenza cinese nel mondo, avrebbe separato la Russia dalla Cina e avrebbe portato l’India nella sfera occidentale». Lo afferma il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva. Dopo Anchorage e Tianjin, «ci ritroviamo l’India che si è riavvicinata – aggiunge – alla Cina (archiviando le tensioni di confine che nel 2020 portarono a uno scontro armato all’arma bianca sulle montagne del Ladakh), la Russia che anziché staccarsi dalla Cina è ancora più saldata dentro un asse che si allarga alla Corea del Nord, mentre l’Atlantico si è allargato con America ed Europa lontani come non erano da prima della Seconda Guerra Mondiale. L’Occidente ansima, e il Sud Globale (che grazie ai dazi americani e alle simpatie verso Bolsonaro vede Brasile e Sudafrica sempre più tiepidi verso Washington e l’Occidente) si organizza ponendo il tema di un nuovo ordine mondiale nel quale la Cina si pone come potenza globale di vertice». Fino a questo momento, «le politiche della destra globale hanno sortito solo l’indebolimento dell’Occidente, il consolidamento delle autocrazie euro-asiatiche e le fratture in Europa. Serve – conclude – anzitutto prenderne atto. E poi costruire una agenda culturale, politica ed economica alternativa», conclude Borghi.


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times