Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (Tsmc) non utilizzerà più attrezzature cinesi nelle sue nuove linee di produzione di chip avanzati a 2 nanometri, le più avanzate del settore, che entreranno in funzione quest’anno a Hsinchu e Kaohsiung, e in futuro anche in Arizona. La decisione, riferisce il quotidiano Nikkei, è legata al rischio di nuove norme statunitensi che potrebbero vietare l’uso di macchinari cinesi da parte delle aziende beneficiarie di fondi o incentivi federali, come previsto dal disegno di legge “Chip Equip Act” promosso dal Senato federale Usa. In passato Tsmc aveva impiegato nei suoi processi produttivi strumenti di società cinesi come Amec e Mattson Technology. Ora l’azienda punta a ridurre progressivamente l’uso di forniture dalla Cina anche per materiali e prodotti chimici nelle sue fabbriche di Taiwan e Stati Uniti, mentre continuerà a collaborare con fornitori locali per le attività sul mercato cinese, in linea con le politiche di Pechino.

Chip semiconduttori, 17 febbraio 2023. (Reuters/Florence Lo)
Tsmc esclude macchinari cinesi dalle linee di produzione dei chip
26 Agosto 2025 14:07 Aggiornato: 26 Agosto 2025 14:07