Cavo Dragone: aumenteremo gli aiuti militari all’Ucraina

di Agenzia Nova
23 Agosto 2025 22:36 Aggiornato: 24 Agosto 2025 10:37

«Intendiamo proseguire gli aiuti militari e anche aumentarli. Ormai è chiaro che gli ucraini cercano il dialogo, ma i russi sono riluttanti e fanno melina per prendere tempo. Spero che vengano inasprite le sanzioni mirate a fare crescere la tensione interna contro Putin. La nostra speranza è permettere all’Ucraina di negoziare da una posizione forte». Lo ha detto l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, in un’intervista al Corriere della Sera. «Gli ucraini si dimostrano ottimi combattenti. Un esercito che deve restare dalla nostra parte, un modello per l’Europa. Ad ogni occasione la Nato ribadisce che il nostro pieno sostegno per l’Ucraina non è mai cambiato e non muterà sino a che non ci sarà una pace giusta e duratura», ha aggiunto. «I Paesi della Nato hanno dato il 99 per cento degli aiuti militari complessivi. Nel 2024 il loro valore ha toccato i 50 miliardi di dollari. Dal primo gennaio 2025 siamo già a 33 miliardi, ma per la fine dell’anno saremo in linea col dato precedente, le proiezioni sono parecchio ottimiste», ha sottolineato il presidente del Comitato militare della Nato.

Sulla possibilità di una presenza di contingenti di Paesi alleati in Ucraina, Cavo Dragone ha precisato: «Questi temi sono parte della politica internazionale e del negoziato con Mosca. Ma noi in sede Nato non ne abbiamo assolutamente parlato, neppure accennato». Questo aspetto, ha aggiunto, «è come minimo prematuro. Sappiamo che la questione dei contingenti è stata sfiorata da singole nazioni, forse a livello bilaterale. Ma, ripeto, resta embrionale. Le garanzie di sicurezza decise dai politici devono definire il contesto».


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