A due giorni dal summit del 15 agosto tra Donald Trump e Vladimir Putin ad Anchorage, nella base militare di Elmendorf-Richardson dell’Alaska, l’agenda resta vaga, ma includerà un confronto a 360 gradi su guerra in Ucraina, sanzioni, petrolio russo, nucleare e scambi commerciali, secondo quanto riportato da Ansa. La Casa Bianca ha confermato la sede presso la base di Elmendorf-Richardson, con lo spazio aereo di Anchorage chiuso per ospitare Air Force One e l’aereo presidenziale russo. Trump punta a un cessate il fuoco, ma le sue proposte di «scambio di territori» preoccupano sia Kiev sia l’Ue, che temono delle cessioni importanti a Mosca.
I presidenti europei monitoreranno il vertice in video-call, anche se Trump ha promesso degli aggiornamenti post-incontro. Sul tavolo anche il dialogo sul nucleare, con il New Start (il trattato tra Stati Uniti e Russia per la riduzione delle armi nucleari) in scadenza a febbraio 2026, e un possibile riavvio degli scambi commerciali, nonostante le tensioni su sanzioni e dazi, come quelli imposti all’India per il petrolio russo.
Ma l’incontro non rappresenterebbe una «concessione» da parte di Trump, anzi, nascerebbe piuttosto dall’esigenza del presidente americano di un «faccia a faccia» con Putin. Lo ha riferito il ministro degli Esteri Marco Rubio in una intervista, sottolineando quanto Trump abbia un «istinto incredibile» nel decifrare la «natura umana», cosa che non sarebbe possibile in una semplice «chiamata al telefono».