Trimestre difficile anche per Toyota e Honda

di redazione eti/Reuters
6 Agosto 2025 11:04 Aggiornato: 6 Agosto 2025 15:05

Il primo trimestre dell’anno si presenta complesso per i principali costruttori automobilistici giapponesi, Toyota e Honda, alle prese con un contesto internazionale segnato da dazi statunitensi più elevati e da un yen in apprezzamento. Le case automobilistiche giapponesi si trovano di fronte a un quadro di crescente incertezza negli Stati Uniti, dove l’aumento dei dazi sulle importazioni fa lievitare i prezzi dei veicoli e mette alla prova la tenuta della domanda. Gli investitori sono attenti a comprendere in che modo i due maggiori produttori nipponici stiano cercando di attenuare questi effetti negativi.

Le ripercussioni di questa situazione si riflettono infatti nei dati previsionali: Toyota si prepara a un calo di oltre un terzo nell’utile operativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando così il peggior trimestre in oltre due anni. Honda, dal canto suo, è attesa a un risultato in discesa per il secondo trimestre consecutivo, con una contrazione prevista ancora più marcata per l’intero anno fiscale. Entrambi i gruppi si confrontano con la prospettiva di dazi del 15% sulle esportazioni di veicoli giapponesi verso gli Stati Uniti, un aumento rispetto al totale del 27,5% applicato in precedenza, a seguito dell’accordo commerciale bilaterale dello scorso mese. Altri produttori e fornitori giapponesi hanno segnalato risultati in peggioramento, attribuendo le difficoltà all’impatto combinato di dazi più elevati e al rafforzamento dello yen rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In questo scenario, la dipendenza dal mercato statunitense risulta particolarmente significativa per Honda, che ha visto calare le vendite in altre regioni come Cina, Asia ed Europa. Mentre Toyota ha beneficiato della domanda internazionale per i veicoli ibridi, registrando una crescita mondiale. Entrambi i gruppi producono inoltre modelli destinati al mercato americano anche in stabilimenti di Canada e Messico, una strategia che potrebbe attenuare in parte le pressioni dei dazi.
In risposta a questo contesto mutevole, Toyota e Honda stanno adottando strategie di prezzo e misure operative, come la revisione dei prezzi di trasferimento, per contenere l’impatto dei dazi. Honda, inoltre, ha ridimensionato i propri investimenti nei veicoli elettrici, concentrandosi invece sui modelli ibridi, mentre Toyota ha visto risultati positivi soprattutto in Cina, uno dei mercati più dinamici.

Il mercato finanziario riflette queste dinamiche: le azioni di Toyota hanno subito una perdita del 16% dall’inizio dell’anno, mentre quelle di Honda si mantengono sostanzialmente stabili. Gli investitori attendono ora aggiornamenti da entrambe le società sulle strategie di prezzo e sulle possibili revisioni delle previsioni annuali.


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