Il Cda di Tesla rilancia su Musk

di Redazione ETI/Tom Ozimek
6 Agosto 2025 8:16 Aggiornato: 6 Agosto 2025 8:16

Il consiglio di amministrazione di Tesla ha approvato un pacchetto azionario da circa 29 miliardi di dollari destinato all’amministratore delegato Elon Musk, con l’obiettivo di garantirne la permanenza alla guida dell’azienda, impegnata in una fase di transizione verso l’intelligenza artificiale e alle prese con una sentenza che ha annullato il precedente piano retributivo. Il nuovo piano, reso noto attraverso un deposito alla Commissione per i titoli e gli scambi il 3 agosto, prevede l’assegnazione a Musk di 96 milioni di azioni vincolate a un prezzo di esercizio di 23,34 dollari, identico a quello stabilito nel 2018. Si tratta di una replica, sotto il profilo tecnico, del precedente piano retributivo, annullato nel 2024 da una sentenza della Corte della Cancelleria del Delaware, che ne ha contestato la validità giuridica e l’equità nei confronti degli azionisti.
Quella decisione, poi definita “Tornetta ruling”, ha innescato un ricorso da parte di Musk e ha costretto il consiglio a un riesame complessivo della propria strategia di remunerazione. L’approvazione del nuovo pacchetto, dunque, si inserisce in un quadro segnato da tensioni legali, ripensamenti organizzativi e, soprattutto, da un’evoluzione profonda della missione industriale di Tesla.

L’azienda, che ha costruito la propria identità come pioniere dei veicoli elettrici e dell’energia sostenibile, si prepara oggi a compiere un salto verso l’intelligenza artificiale, la robotica e i servizi ad alta tecnologia. Non si tratta solo di un ampliamento del perimetro d’azione, ma di un cambio di paradigma che impone nuove priorità e una leadership capace di affrontare incertezza, concorrenza e rischi di discontinuità. In questo contesto, il consiglio considera la figura di Musk come «più importante che mai» e il nuovo piano di compensi come un «primo passo fondamentale» per garantire stabilità al vertice. Dopo la notizia, anche in borsa, la reazione è stata immediata: il titolo Tesla ha registrato un rialzo superiore al 2 per cento nelle contrattazioni pre‑mercato.
L’annuncio del nuovo piano di compensi si inserisce inoltre in un contesto di rapporti in evoluzione tra Musk e l’amministrazione Trump. Nel mese di luglio, il presidente Trump ha affermato di non avere intenzione di revocare i contratti federali in corso con le aziende riconducibili a Musk nonostante indicazioni precedenti dalla Casa Bianca facessero pensare a una possibile revisione degli accordi. «Tutti dicono che distruggerò le aziende di Elon togliendogli, in parte o del tutto, i sussidi su larga scala che riceve dal governo degli Stati Uniti», ha scritto Trump su Truth il 24 luglio. «Non è così. Più ottengono risultati, meglio sarà per gli Stati Uniti».

Negli ultimi mesi i rapporti tra Musk e Trump hanno attraversato momenti alterni, dopo essersi incrinati in seguito a un disaccordo pubblico sull’impatto fiscale della proposta legislativa denominata “One Big Beautiful Bill Act”. Nonostante le tensioni, SpaceX continua a rivestire un ruolo centrale come appaltatore per la Nasa e per il Pentagono, avendo recentemente ottenuto una quota di un contratto per servizi di lancio del valore complessivo di 13,5 miliardi di dollari valido fino al 2029.


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