Esponenti dell’amministrazione Obama sotto inchiesta per la bufala del Russiagate

di redazione eti/Reuters
5 Agosto 2025 15:02 Aggiornato: 5 Agosto 2025 20:06

Il ministro della Giustizia degli Stati Uniti, Pam Bondi, ha incaricato i procuratori federali di svolgere un’inchiesta sulle accuse rivolte a esponenti dell’amministrazione Obama, riguardo alla gestione delle informazioni sull’ingerenza russa nelle elezioni presidenziali del 2016. L’inchiesta nasce dalle denunce del direttore dell’Intelligence nazionale degli Stati Uniti, Tulsi Gabbard, che ha sollevato seri dubbi sulla strumentalizzazione degli apparati di intelligence a fini politici, segnalando alcuni funzionari dell’amministrazione Obama al ministero della Giustizia per un’azione penale. Lo scorso mese, il ministero aveva costituito una task force dedicata ad approfondire tali accuse, evidenziando l’importanza attribuita a un esame accurato della vicenda.

Il presidente Trump ha espresso soddisfazione per l’apertura dell’indagine, sottolineando come la ricerca della verità debba prevalere in ogni circostanza. Secondo quanto riportato dall’emittente Fox News, la Bondi avrebbe incaricato personalmente un procuratore federale di procedere con l’indagine, che dovrebbe ora presentare le prove raccolte a una giuria federale. Quest’ultima potrebbe decidere di formulare un’incriminazione, nel caso in cui il ministero optasse per un procedimento penale. La notizia si basa su una lettera firmata dal ministro e su fonti riservate, mentre il ministero della Giustizia ha preferito non commentare. Qualche settimana fa Trump aveva accusato Obama di alto tradimento, sostenendo che l’ex presidente democratico abbia orchestrato un complotto per spacciarlo per un agente russo (il famigerato Russiagate) e sabotare la sua campagna elettorale del 2016. Le reazioni da parte del campo democratico non si sono fatte attendere: un portavoce di Obama ha respinto categoricamente tali accuse, definendole «assurde» e «un tentativo di distrazione».

Tulsi Gabbard ha già reso pubblici diversi documenti riservati che proverebbero l’esistenza di un complotto finalizzato a ostacolare la candidatura di Trump del 2016.


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