L’ombrellone in spiaggia «sta diventando ormai un lusso. Ancora di più una settimana di vacanza. In molti mi stanno scrivendo in questi giorni, di come non sia stato possibile prenotare nemmeno per una settimana, per paura di non avere poi soldi sufficienti a settembre per una visita medica o per il cambio gomme all’auto. La signora Laura, 53 anni, mi ha scritto che hanno dovuto scegliere fra una settimana di vacanza o i libri ai figli. Uno frequenta il terzo anno di scuole superiori e l’altro inizierà l’università a settembre. Hanno scelto i libri, ovviamente». Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni di Avs.
Sono milioni le famiglie «che dopo un anno di sacrifici devono arrendersi e rinunciare al meritato riposo. Il motivo è semplice e lo dicono i numeri: il costo della vita aumenta costantemente mentre stipendi e pensioni no. Anzi, perdono persino potere d’acquisto. Una situazione ingiusta e inaccettabile, che peggiorerà anno dopo anno, se non si interviene», aggiunge. «Per questo come Avs – prosegue il leader di SI – abbiamo presentato SbloccaStipendi, la proposta di legge per adeguare gli stipendi all’inflazione. Perché se aumenta il costo della vita deve aumentare anche la busta paga. Perché nessun genitore debba più dover scegliere tra portare il piatto in tavola e permettere ai propri figli una giornata di mare. Se a destra dicono che non si può fare – conclude Fratoianni – non credetegli. Loro badano sempre ai grandi interessi e ai privilegiati», conclude.