Trump: Hamas non vuole la pace e va spazzata via

di Redazione ETI/Jackson Richman
26 Luglio 2025 9:50 Aggiornato: 26 Luglio 2025 13:54

Il 25 luglio, Donald Trump ha accusato Hamas di ostacolare ogni accordo, annunciando che l’organizzazione terroristica sarà «braccata senza sosta». Parlando ai giornalisti prima di partire per la Scozia, Trump è stato categorico: «Hamas non vuole un accordo […] Credo che vogliano morire, ed è una cosa grave […] Arriverà il momento in cui si dovrà finire il lavoro». Trump ha spronato Israele a completare l’operazione contro Hamas, accusando l’organizzazione terroristica di aver abbandonato i negoziati a causa di richieste inaccettabili. Il presidente americano ha sottolineato che rimangono pochi prigionieri in mano a Hamas, che sembra temere di perdere il principale strumento di pressione, rilasciando gli ultimi ostaggi. Trump ha quindi sostenuto la necessità di combattere Hamas e di eliminarlo, rinnovando il proprio appoggio a un intervento deciso da parte di Israele.

Questa settimana, le delegazioni di Stati Uniti e Israele hanno lasciato Doha, in Qatar, dopo il fallimento dei colloqui con Hamas per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Si stima che a Gaza siano ancora detenute circa 50 persone. Il 24 luglio, Steve Witkoff, inviato speciale Usa per il Medio Oriente, ha annunciato su X il ritiro della squadra negoziale da Doha, denunciando l’indisponibilità di Hamas a un cessate il fuoco a Gaza. Ha criticato l’atteggiamento egoistico del gruppo e dichiarato che gli Stati Uniti valutano alternative per liberare gli ostaggi e stabilizzare la regione, mantenendo l’impegno per una pace duratura. Il 25 luglio, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha appoggiato la posizione di Steve Witkoff, indicando Hamas come il principale ostacolo a un accordo per la liberazione degli ostaggi. Su X, ha annunciato che, in collaborazione con gli alleati americani, Israele sta valutando non meglio precisate “soluzioni alternative” per recuperare gli ostaggi, porre fine al dominio terroristico di Hamas e garantire una pace stabile per Israele e la regione. In risposta, Basem Naim, rappresentante di Hamas, ha annunciato il 25 luglio che i negoziati riprenderanno la prossima settimana, senza fornire ulteriori dettagli.


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