Gli Stati Uniti rivoluzionano le normative sulle emissioni dei “gas-serra”

di Redazione ETI/T.J. Muscaro
24 Luglio 2025 9:48 Aggiornato: 24 Luglio 2025 13:56

L’Agenzia per la protezione ambientale americana (Epa) sta lavorando per eliminare le basi normative che le consentono di regolamentare l’economia Usa in nome della lotta al cambiamento climatico. Lo ha detto il direttore, Lee Zeldin, il 23 luglio: «L’Epa ha inviato all’Ufficio di gestione e bilancio una proposta di regolamento per abrogare la valutazione di rischio del 2009, varata durante l’amministrazione Obama», ha dichiarato infatti Zeldin a Newsmax.
La norma in questione stabiliva che le emissioni di anidride carbonica e altri gas serra prodotte dai veicoli, contribuissero a produrre inquinamento nocivo per la salute pubblica, senza però indicarne l’entità. Sul sito dell’Epa si legge che, nel dicembre 2009, sono stati adottati due regolamenti in base al Clean Air Act: il primo diceva che le concentrazioni, attuali e future, di sei gas serra, tra cui anidride carbonica, metano e protossido di azoto, minacciavano la salute e il benessere collettivo; il secondo, che le emissioni di nuovi veicoli e motori “contribuivano” a questo inquinamento.

«Questi documenti non impongono di per sé obblighi a industrie o altri soggetti», precisava l’Epa, ma hanno aperto la strada a standard per le emissioni di veicoli e altri settori. Zeldin ha sottolineato che da allora sono stati introdotti regolamenti per migliaia di miliardi, dalle norme sui tubi di scarico agli obblighi per i veicoli elettrici. «Spesso la sinistra sostiene che esista una scelta aut-aut: o tutelare l’ambiente o far crescere l’economia — osserva Zeldin — L’Agenzia per la protezione ambientale americana dell’amministrazione Trump rifiuta questa visione. Noi scegliamo entrambe le cose. Noi crediamo sia possibile tutelare l’ambiente e stimolare l’economia».

L’annuncio arriva a poco più di un mese dalla dichiarazione di Zeldin di voler allentare le norme sulle emissioni di gas serra e mercurio delle centrali elettriche, introdotte dalle amministrazioni Biden e Obama; norme che imponevano di “catturare” il 40% delle emissioni entro il 2032, con un incremento al 90% entro il 2039, gravando sulle centrali a carbone e gas con costi superiori a 1 miliardo di dollari all’anno. «Nel 2023 e 2024 sono stati varati regolamenti volti a soffocare la nostra economia in nome della protezione dell’ambiente, cercando di far scomparire interi settori, come quello del carbone». L’Epa ha comunque chiarito che nessuna centrale potrà superare gli attuali livelli di emissioni.

L’iniziativa sta già incontrando una forte opposizione da parte dei gruppi ambientalisti. «Non ci sono dubbi: questa decisione mette a rischio milioni di persone», ha dichiarato il Fondo per la difesa ambientale su X, definendola «l’azione più distruttiva per l’ambiente» dell’amministrazione Trump: le scelte dell’Epa porteranno a un aumento dell’inquinamento, uragani più intensi, inondazioni più devastanti, incendi più frequenti e un incremento dei costi di assicurazioni e carburante per gli americani, secondo alcuni ambientalisti.


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