Questa dei dazi «è una vicenda tutta politica che non si può risolvere con espedienti tecnici e approcci genuflessi. Von der Leyen e Meloni potrebbero scrivere un trattato su ‘come non si conduce un negoziato’. Serve un salto di qualità europeo, Ursula von der Leyen deve metterci la faccia, prendere in mano le redini e cercare alleati a livello globale, che ci sono: Messico, Canada, Corea, Regno Unito. E far capire agli Stati Uniti che spaccare l’occidente in questo momento va a discapito della stessa sicurezza americana». Lo dice a Skytg24 Start il senatore di Italia Viva Enrico Borghi, vicepresidente del partito. «Finora Trump è stato l’unico a incassare tutto gratis. Grazie a Meloni – spiega – il presidente americano ha ottenuto maggiori acquisti di gas e di forniture militari americane, lo stop alla minimum tax sulle big tech, e pure che andavano bene i dazi al 10 per cento. Ora siamo al 30 per cento, e Trump andrà avanti, se non si mette in un campo una soggettività europea con peso, forza e strategia», conclude.

Ursula von der Leyen (foto archivio, Reuters).
Dazi, Borghi (Iv): von der Leyen ci metta la faccia e conduca trattativa
15 Luglio 2025 13:00 Aggiornato: 15 Luglio 2025 14:31