Via libera «al pacchetto di emendamenti della Lega al disegno di legge Femminicidio: più tutele per i congiunti e le vittime di violenza. Rafforziamo il Codice rosso, prevedendo che il giudice informi la persona offesa o i propri congiunti in caso di misure alternative alla detenzione. In caso di revoca o attenuazione delle misure coercitive di divieto di avvicinamento, anche i parenti delle vittime dovranno essere informati. Inoltre, il Tribunale di sorveglianza dovrà verificare che eventuali permessi, concessi al carnefice, non siano goduti in prossimità dei congiunti della persona offesa. Nostro obiettivo è costruire una rete di protezione: non solo per la vittima, ma anche per i suoi familiari, che spesso, per vendetta, diventano il bersaglio del condannato o dell’indagato». È quanto dichiara la senatrice Erika Stefani, capogruppo della Lega in commissione Giustizia a palazzo Madama, a margine delle votazioni sul disegno di legge Femminicidio.
