Trump: il processo a Bolsonaro è un grave errore

di redazione eti/Alicia Márquez
9 Luglio 2025 8:55 Aggiornato: 9 Luglio 2025 8:55

Con un lungo messaggio pubblicato il 7 luglio su Truth, Donald Trump ha criticato duramente le autorità brasiliane, sostenendo che il processo in corso contro l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro rappresenti l’ennesimo esempio di persecuzione politica.

Bolsonaro è attualmente accusato di eversione: insieme ad altre 33 persone è imputato per colpo di Stato e cospirazione finalizzata a sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2022, da cui è risultato vincitore l’attuale presidente, Luiz Inácio Lula da Silva. Bolsonaro ha sempre negato le accuse, nate dalle sue denunce di brogli elettorali grazie ai quali, sostiene Bolsonaro, Lula è tornato alla presidenza. Il processo è iniziato lo scorso maggio e, in caso di condanna, Bolsonaro rischia fino a 12 anni di reclusione. La sentenza è attesa entro la fine dell’anno.

L’attuale presidente Luis Ignacio “Lula” da Silva era stato condannato a 12 anni di reclusione nel 2017 per riciclaggio e corruzione. Lula ha scontato circa un anno e mezzo prima di venire liberato per annullamento della sentenza, dopo una decisione della Corte Suprema assunta sulla base di errori procedurali. Nel 2018, Lula non aveva potuto ricandidarsi perché dichiarato ineleggibile.

«Il Brasile sta commettendo un grave errore nel modo in cui sta trattando l’ex presidente Jair Bolsonaro», ha scritto Trump il 7 luglio su Truth. «Ho seguito la vicenda, come molti altri, e ho assistito a un continuo accanimento: giorno dopo giorno, notte dopo notte, mese dopo mese, anno dopo anno», ha aggiunto. «L’unica sua colpa è aver combattuto per il popolo», ha affermato, ricordando la collaborazione con Bolsonaro durante il primo mandato alla Casa Bianca. «Ho conosciuto Jair Bolsonaro: è un leader deciso, che ama profondamente il proprio Paese». Bolsonaro è stato presidente del Brasile tra il 2019 e il 2022.
Nel suo messaggio, Trump ha paragonato la situazione giudiziaria dell’ex presidente brasiliano alla propria, in riferimento ai procedimenti avviati mentre tentava di tornare alla Casa Bianca. «Non si tratta d’altro che di un attacco politico contro un avversario — una dinamica che conosco molto bene», ha scritto. Il presidente statunitense ha inoltre affermato che la popolazione brasiliana non accetterà quanto sta accadendo e che seguirà con attenzione l’evolversi della situazione. «Osserverò da vicino questa caccia alle streghe contro Jair Bolsonaro, la sua famiglia e i suoi sostenitori», ha dichiarato. «L’unico processo che dovrebbe avvenire è quello elettorale. Lasciate Bolsonaro in pace».

Le dichiarazioni hanno immediatamente suscitato reazioni nel governo brasiliano. Il ministro delle Relazioni istituzionali, Gleisi Hoffmann, ha replicato affermando che Trump «è seriamente in errore se pensa di poter interferire nel processo giudiziario brasiliano» e dicendo che il Brasile sta agendo nel pieno rispetto del diritto e delle istituzioni democratiche, aggiungendo poi che il Paese non si trova più nella condizione di sudditanza nei confronti degli Stati Uniti che, a suo avviso, avrebbe caratterizzato il governo Bolsonaro.

In risposta, l’ex presidente ha ringraziato Trump per il messaggio di sostegno: «Ringrazio il presidente e amico. Anche lui è stato oggetto di persecuzioni politiche ma ne è uscito vincitore, per il bene degli Stati Uniti e di molti altri Paesi democratici. Noi abbiamo sempre agito in difesa degli interessi del popolo e della libertà di tutti». Bolsonaro denuncia il suo processo come un caso di «aberrazione giuridica» e di «persecuzione politica» per via giudiziaria. Anche i figli dell’ex presidente sono intervenuti sulla vicenda: «Grazie, presidente Trump. Sempre dalla parte della democrazia e della libertà di espressione» ha scritto su X il senatore Flávio Bolsonaro, figlio maggiore dell’ex presidente, «Trump ha ragione: a giudicare Bolsonaro dovrebbe essere il popolo brasiliano, con il voto».

 


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