Gli Stati Uniti prendono posizione in difesa di Taiwan

di Redazione ETI/Frank Fang
30 Giugno 2025 18:55 Aggiornato: 30 Giugno 2025 18:55

Gli Stati Uniti stanno rendendo più difficile un’invasione di Taiwan da parte del regime comunista cinese. A dirlo è il generale Ronald P. Clark, comandante della regione Pacifico dell’esercito statunitense. Il generale ha dichiarato che la Cina sta potenziando molto rapidamente le proprie capacità militari, procedure e tecnologie, imparando dai conflitti in corso. Clark ha sottolineato come lo Stretto di Taiwan sia monitorato incessantemente da più Paesi che collaborano per scoraggiare un’aggressione cinese: «Le possibilità di un attraversamento [dello Stretto di Taiwan, ndr] sono molto basse» spiega il generale, aggiungendo come gli Stati Uniti stiano adottando una serie di contromisure per rendere l’impresa ancora più ardua per il Partito comunista cinese.

L’isola di Taiwan, il cui vero nome è Repubblica di Cina, è una nazione indipendente dal 1949, dopo la fuga del Kuomintang dal continente in seguito alla sconfitta subita nella guerra civile cinese per mano dei rivoluzionari comunisti. Ma il governo di Taipei non ha mai firmato un “trattato di pace” che riconosca la legittimità della Cina comunista, dopo la presa del potere di Mao Zedong, e naturalmente continua a rivendicare la propria legittimità di vero governo cinese. Gli Stati Uniti, principale fornitore di armi a Taiwan tra droni, carri armati e missili antinave e aria-aria, mantengono una politica di “ambiguità strategica”, senza chiarire se interverrebbero militarmente in caso di aggressione da parte di Pechino.

Clark, subentrato al generale Charles A. Flynn a novembre 2024, ha ricordato le parole del predecessore, e cioè che la minaccia di un’invasione cinese «non è più una cosa remota o teorica». Flynn aveva anche sottolineato che l’esercito di terra cinese sarebbe decisivo: «Se non riesce a sbarcare, manovrare o controllare il territorio, non può vincere. Impedire il tentativo di attraversamento [da parte dei soldati comunisti, ndr] significa scongiurare la guerra». Clark ora aggiunge che l’esercito americano sta già collaborando col Comando Indo-Pacifico per pre posizionare delle scorte in centri di distribuzione nella regione, per sostenere le forze armate in un eventuale conflitto prolungato, concentrandosi sulle prime due catene di isole, dal Giappone meridionale alle Filippine e da Guam alla Micronesia.

Lo scorso maggio, il ministro della Difesa americano Pete Hegseth, ha detto al Shangri-La Dialogue di Singapore — il principale forum di difesa dell’Asia-Pacifico — che il segretario generale del Partito comunista cinese, Xi Jinping, ha ordinato all’esercito di tenersi pronto a invadere Taiwan entro il 2027, sottolineando che un tentativo di conquista armata avrebbe «conseguenze catastrofiche» per l’Indo-Pacifico e il mondo intero. Gli Stati Uniti mandano insomma un messaggio forte e chiaro alla dittatura comunista cinese: non azzardatevi a toccare Taiwan.

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