Elon Musk ha espresso nuove critiche al Partito Repubblicano e alla manovra finanziaria sostenuta da Trump, attualmente in discussione al Senato. Le dichiarazioni arrivano dopo una pausa di qualche settimana dallo scontro pubblico col presidente americano, dopo il quale Musk si era scusato. «La bozza del Senato cancellerà milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti e infliggerà al Paese gravi danni a livello strategico» ha scritto sabato su X. La proposta, definita dal miliardario «folle e distruttiva», favorirebbe settori obsoleti a scapito di quelli innovativi. Il commento è giunto poche ore prima di un voto decisivo al Senato, che ha fatto avanzare il pacchetto. La bozza prevede tasse più alte sui progetti eolici e solari non ancora avviati, con il divieto di utilizzare materiali cinesi e introduce un’ulteriore imposta su queste iniziative.
In un altro post su X, Musk ha sostenuto che la legge rappresenterebbe, secondo dei sondaggi, un «suicidio politico» per i repubblicani. In un’intervista trasmessa domenica da Fox News, Trump ha descritto Musk come «un uomo straordinario», precisando che però non tutti vogliono acquistare auto elettriche, come le Tesla, sottolineando che non si può obbligare nessuno a comprare un’auto elettrica. Tesla è leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici e Musk – evidentemente non del tutto esente dal sospetto di conflitti di interesse – promuove da anni fonti energetiche alternative come l’eolico e il solare, benché in passato abbia anche dichiarato pubblicamente che l’umanità «avrà bisogno del petrolio ancora per lungo tempo».