Trump: nessuna offerta di 30 miliardi all’Iran

di redazione eti/Naveen Athrappully
29 Giugno 2025 14:22 Aggiornato: 4 Luglio 2025 14:27

Le notizie secondo cui l’amministrazione Trump avrebbe discusso incentivi economici per la ricostruzione dell’Iran, inclusa un’offerta di 30 miliardi di dollari al regime di Teheran per sviluppare un programma nucleare civile, sono state categoricamente smentite. In un post su Truth del 27 giugno, il presidente Donald Trump ha definito tali indiscrezioni una «bufala» orchestrata dai «media delle fake news» per screditarlo.

Il conflitto di 12 giorni tra Israele e Iran, che stava raggiungendo il culmine, si è interrotto bruscamente quando gli Stati Uniti hanno colpito duramente le strutture nucleari iraniane tra il 21 e il 22 giugno. In precedenza, Trump aveva contestato le affermazioni del leader iraniano, l’ayatollah Ali Khamenei, che aveva proclamato la vittoria dell’Iran nella guerra contro Israele. «Come può il cosiddetto ‘leader supremo’ di un Paese devastato dalla guerra dichiarare di aver vinto la guerra con Israele, sapendo che si tratta di una menzogna? — ha scritto Trump il 27 giugno su Truth. — Il suo Paese è stato distrutto, i suoi tre siti nucleari sono stati annientati. Sapevo esattamente dove si nascondeva, ma non ho permesso a Israele né alle forze armate statunitensi, le più potenti al mondo, di eliminarlo, salvandolo da una fine ignobile».

Prima degli attacchi condotti con i bombardieri B2, Khamenei si trovava in un bunker sotterraneo. Già il 17 giugno, Trump aveva rivelato di conoscere la sua posizione esatta, definendolo «un bersaglio facile» ma precisando che non sarebbe stato eliminato, almeno per il momento. Dopo il cessate il fuoco, Khamenei è riemerso e, in un discorso preregistrato trasmesso dai media iraniani, ha rivendicato la vittoria. «La Repubblica Islamica ha colpito l’America in pieno volto, attaccando una delle sue principali basi nella regione — ha affermato, riferendosi al lancio di missili contro basi Usa a Doha, in Qatar — Trump ha detto che gli Stati Uniti pretendono la resa, ma questo non accadrà mai», ha aggiunto. «La capacità dell’Iran di colpire centri strategici americani nella regione, agendo quando necessario, rappresenta un risultato significativo, che potrà ripetersi in caso di nuovi attacchi».

Khamenei ha sostenuto che gli Stati Uniti non abbiano ottenuto alcun vantaggio dagli attacchi alle strutture nucleari, accusando Trump di un’esibizione «eccessiva e necessaria per il suo spettacolo». Interpellato sulla possibilità di nuovi attacchi in caso di ripresa dell’arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran, Trump ha risposto con decisione: «Senza dubbio». Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca il 27 giugno, ha poi aggiunto: «L’Iran non tornerà al nucleare a breve. Ha speso oltre mille miliardi di dollari senza mai completare il programma, e nulla è stato spostato dai siti».


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