Il capo dell’intelligence Usa conferma: il nucleare in Iran è finito

26 Giugno 2025 11:01 Aggiornato: 26 Giugno 2025 11:01

Tulsi Gabbard, capo dell’Intelligence degli Stati Uniti, ha dichiarato mercoledì che nuove informazioni dimostrano come gli attacchi aerei statunitensi abbiano significativamente compromesso la capacità dell’Iran di produrre armi nucleari, smentendo le notizie circolate nella giornata di ieri secondo cui gli attacchi avrebbero causato danni irrisori: «Le nuove informazioni confermano quanto il presidente degli Stati Uniti ha ripetuto più volte: le strutture nucleari iraniane sono state distrutte. Se gli iraniani decidessero di ricostruirle, dovrebbero ripartire da zero per tutti e tre i siti (Natanz, Fordow, Esfahan), un processo che probabilmente richiederebbe anni» ha scritto la Gabbard in un messaggio su X. A confermare le affermazioni della Gabbard, il direttore della Cia, John Ratcliffe, ha a sua volta scritto su X che «un insieme di prove credibili indica» che il programma nucleare iraniano sia stato «gravemente danneggiato» dagli attacchi americani di alcuni giorni fa.

Diversi organi di stampa, citando fonti anonime, avevano ieri riportato che l’Agenzia per l’intelligence della difesa avrebbe valutato gli attacchi condotti lo scorso fine settimana su tre strutture iraniane come meno significativi di quanto dichiarato pubblicamente. Secondo tali resoconti, inoltre, l’Iran avrebbe trasferito gran parte delle sue riserve di uranio prima dei bombardamenti. La Gabbard, Ratcliffe e il presidente Trump avevano subito respinto le affermazioni di quei media, definendo il rapporto della Direzione nazionale dell’intelligence come preliminare. «I media propagandistici hanno adottato la loro solita tattica: divulgare selettivamente parti di valutazioni di intelligence secretate, trapelate illegalmente, omettendo intenzionalmente che tali valutazioni erano state redatte con “basso livello di certezza”, nel tentativo di screditare la forte leadership del presidente Trump, e il coraggio dei militari che hanno eseguito in modo impeccabile una missione storica», ha poi dichiarato Tulsi Gabbard mercoledì.
Anche l’agenzia israeliana per l’energia atomica valuta che «gli attacchi americani sulle strutture nucleari iraniane abbiano ritardato di molti anni la capacità dell’Iran di sviluppare armi nucleari».


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