L’Iraq ha appena dichiarato che diversi siti e basi militari delle forze armate irachene sono stati colpiti da droni, causando gravi danni a due sistemi radar dell’esercito e spingendo il primo ministro a ordinare un’indagine immediata sull’accaduto. L’origine dei droni non è stata ancora chiarita. In attesa dei risultati dell’inchiesta, due fonti della sicurezza hanno riferito che si trattava di dispositivi di piccole dimensioni, pilotati verso i bersagli da località vicine.
I due sistemi radar gravemente danneggiati si trovavano presso il campo Taji, a nord di Baghdad, e la base Imam Ali, nella provincia di Dhi Qar, nel sud dell’Iraq, come ha comunicato il portavoce militare iracheno, Sabah al-Numan, in una nota ufficiale. Le forze irachene sono riuscite a respingere altri tentativi di attacco contro quattro ulteriori siti in diverse località, neutralizzando i droni prima che raggiungessero i loro obiettivi. Non sono state segnalate vittime, ha precisato il portavoce iracheno.
Nella dichiarazione si sottolinea che tutti i siti colpiti erano interamente gestiti e controllati dalle forze di sicurezza irachene. Il primo ministro dell’Iraq ha disposto un’indagine immediata per fare luce sulle circostanze dell’attacco.