Cosa c’è “dentro” il micidiale bombardiere B2 Spirit

24 Giugno 2025 15:28 Aggiornato: 24 Giugno 2025 15:28

Il bombardiere stealth B-2 Spirit, gioiello tecnologico dell’aeronautica statunitense, rappresenta una delle piattaforme militari più avanzate al mondo, progettato per missioni che richiedono un mix unico di precisione, “silenziosità” e resistenza umana. Prima di prendere posto nella cabina di pilotaggio per voli che possono superare le 40 ore, i piloti del B-2 si sottopongono a un addestramento intensivo che va ben oltre la pianificazione delle rotte. Le settimane di preparazione includono studi dettagliati sul sonno, sulla gestione della fatica e sull’alimentazione, fondamentali per affrontare missioni intercontinentali che mettono a dura prova mente e corpo.

Sabato scorso, il B-2 ha dimostrato ancora una volta la sua importanza strategica, svolgendo un ruolo cruciale negli attacchi contro i siti nucleari iraniani, un’operazione che ha evidenziato le sue capacità uniche in contesti ad alta tensione.

Costruito da Northrop Grumman, il bombardiere stealth B-2 Spirit è un’ala volante dal costo unitario di circa 2 miliardi di dollari, una cifra che riflette la complessità del suo design e delle tecnologie che lo rendono praticamente invisibile ai radar. Con un’apertura alare di 52,4 metri e una struttura priva di coda, il B-2 è progettato per ridurre al minimo la sua segnatura radar, infrarossa e acustica, grazie a materiali compositi avanzati e a un rivestimento assorbente per le onde radar (Ram, Radar-Absorbent Material). La sua capacità di volare per 12 mila chilometri senza rifornimento, estendibile con più rifornimenti in volo, lo rende ideale per missioni a lungo raggio, come quelle condotte in Kosovo durante l’operazione Allied Force del 1999 o in Iraq.

Il B-2, introdotto ufficialmente nel 1989, è stato il primo bombardiere stealth operativo al mondo, capace di trasportare sia munizioni convenzionali che nucleari, come le bombe a caduta libera B61 e B83 o i missili da crociera Agm-158 Jassm. La sua configurazione a “ flying wing” elimina angoli e superfici riflettenti, mentre i motori General Electric F118, nascosti all’interno della struttura, riducono le emissioni termiche, rendendo l’aereo estremamente difficile da rilevare anche dai sistemi di difesa più avanzati.

Le missioni del B-2 richiedono un equipaggio di sole due persone, a differenza dei team più numerosi necessari per bombardieri più datati come il B-1B Lancer o il poderoso B-52 Fortezza Volante. Questa peculiarità aumenta le responsabilità di ogni pilota, che deve gestire non solo il volo, ma anche la navigazione, il controllo delle armi e la comunicazione in contesti operativi complessi. Per prepararsi, i piloti seguono un programma di addestramento rigoroso, che include una formazione specifica sull’alimentazione e la gestione del sonno. L’alimentazione è un aspetto cruciale, considerando che il B-2 è dotato di un solo bagno chimico, il che rende essenziale evitare cibi che possano rallentare la digestione o causare disagi durante il volo, quindi: pasti leggeri e nutrienti. Alcuni piloti, per mantenere la vigilanza tra un pasto e l’altro, mangiano barrette ai semi di girasole, che forniscono energia senza appesantire.
La gestione della fatica è altrettanto fondamentale. Durante i voli, i piloti possono alternarsi per riposare su una piccola branda situata dietro i sedili nella cabina di pilotaggio, un angolo indispensabile per missioni che possono durare quasi due giorni.

Ma è il rifornimento in volo, necessario per estendere l’autonomia del B-2, a rappresentare una delle sfide più impegnative. Questa procedura avviene “alla cieca”: i piloti non vedono il braccio della cisterna che si collega all’aereo, posizionato a circa 5 metri dietro le loro teste, e devono affidarsi a segnali visivi dalle luci della cisterna e a punti di riferimento imparati a memoria. Di notte, specialmente in condizioni di scarsa visibilità, l’operazione diventa «oggettivamente pericolosa», dicono i piloti.

Il B-2 si distingue per il suo sistema fly-by-wire, che si basa interamente su input computerizzati per controllare l’aereo. Appena introdotto, il software presentava ritardi nella risposta ai comandi, rendendo operazioni come il rifornimento in volo particolarmente complesse. Gli aggiornamenti successivi hanno migliorato la reattività, ma volare in formazione stretta ad alta quota rimane una sfida, soprattutto durante missioni che richiedono precisione estrema. La tecnologia stealth del B-2 si basa su una combinazione di design aerodinamico, materiali avanzati e tecniche di riduzione della segnatura. Le prese d’aria dei motori, ad esempio, sono progettate con condotti a serpentina per nascondere le pale, che altrimenti rifletterebbero le onde radar. Inoltre, il rivestimento Ram richiede una manutenzione meticolosa, un aspetto che ha reso il B-2 notoriamente costoso da operare, con un costo orario di circa 65 mila dollari, rispetto ai 60 mila del B-1, secondo i dati del Pentagono.
Nonostante le sue capacità avanzate, il successo del B-2 dipende in ultima analisi dalle prestazioni umane. Le missioni del B-2 richiedono un imponente lavoro di pianificazione a terra, coordinato da team sparsi in tutto il mondo, e il supporto di tecnici altamente qualificati che garantiscono che ogni aereo sia in condizioni ottimali prima del decollo. Durante l’operazione Allied Force nel 1999, ad esempio, i B-2 hanno compiuto voli di 31 ore andata e ritorno dal Missouri al Kosovo, colpendo il 33% degli obiettivi nelle prime otto settimane, dimostrando la loro capacità di operare in ambienti operativi con efficacia devastante.

IL B21 RAIDER

L’aeronautica statunitense prevede di sostituire progressivamente le flotte di B-2 e B-1 con il B-21 Raider, un bombardiere stealth di sesta generazione in fase di sviluppo da parte di Northrop Grumman, con l’obiettivo di acquisire almeno 100 esemplari nei prossimi decenni. Il B-21, il cui primo volo è avvenuto il 10 novembre 2023, è progettato per essere più economico e scalabile rispetto al B-2, con un costo unitario stimato di circa 793 milioni di dollari. Come il suo predecessore, il B-21 adotta una configurazione a “flying wing” e integra tecnologie stealth avanzate, ma con miglioramenti significativi in termini di materiali, manutenzione e capacità operative.

Il B-21 Raider è il risultato del programma Long Range Strike Bomber (Lrs-B), avviato nel 2011 per sviluppare un bombardiere strategico intercontinentale capace di penetrare le difese aeree più avanzate. Tra le sue caratteristiche principali figurano un’architettura modulare che consente l’integrazione di nuove tecnologie e sistemi d’arma, rendendolo adattabile alle minacce future. È progettato per trasportare sia munizioni convenzionali che nucleari, come il missile standoff Agm-181 Lrso e la bomba a caduta libera B61-12. Le sue capacità stealth sono potenziate da materiali radar-assorbenti di nuova generazione e da un design che riduce ulteriormente la segnatura radar, con prese d’aria più sottili e un profilo più fluido rispetto al B-2.
A differenza del B-2, il B-21 è concepito per operare in rete con altri sistemi, come droni di scorta e piattaforme di sensori remoti, fungendo anche da nodo di comando per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (Isr). La sua tecnologia include radar ad array attivo a scansione elettronica (Aesa), che garantisce una consapevolezza situazionale avanzata e capacità di targeting precise. Inoltre, il B-21 utilizza un approccio di produzione innovativo, con l’impiego di “digital twin” (repliche virtuali dell’aereo) per simulare e risolvere problemi prima dell’assemblaggio fisico, riducendo i tempi di certificazione del software del 50% rispetto a programmi precedenti come l’F-35.

La tecnologia stealth moderna, incarnata dal B-21, rappresenta un’evoluzione significativa rispetto a quella del B-2. Mentre il B-2 si basava su materiali compositi e rivestimenti Ram che richiedevano una manutenzione intensiva, il B-21 utilizza materiali radar-assorbenti più avanzati e durevoli, che riducono i costi di manutenzione e migliorano la disponibilità operativa. Il design del B-21 elimina ulteriormente spigoli e giunzioni, con finestrini della cabina di pilotaggio progettati per minimizzare le superfici riflettenti. Le sue prese d’aria, descritte come “sottili e appena percettibili”, sono integrate organicamente nella struttura alare, riducendo la sezione radar rispetto alle prese più prominenti del B-2.

Inoltre, il B-21 è progettato per contrastare i moderni sistemi di difesa aerea, come quelli sviluppati da Russia e Cina, che utilizzano radar avanzati e sensori multi-spettro. La sua capacità di operare in ambienti di tipo A2/Ad (Anti-Access/Area Denial) lo rende un asset chiave per mantenere la superiorità aerea in scenari di conflitto ad alta intensità. La stealth non si limita più alla sola evasione radar, ma include protezione contro sensori acustici, termici e di altro tipo, grazie a un design che ottimizza ogni aspetto della segnatura dell’aereo.

Il B-2 Spirit rimane un pilastro della capacità di proiezione di potenza degli Stati Uniti, ma il suo successore, il B-21 Raider, promette di ridefinire il concetto di bombardiere strategico per il XXI secolo. Con un design più efficiente, tecnologie stealth di ultima generazione e una maggiore integrazione con i sistemi di rete, il B-21 è destinato a diventare la spina dorsale della flotta di bombardieri dell’aeronautica statunitense, garantendo alla Usaf di mantenere le attuali capacità di deterrenza e di attacco a lungo raggio.