Mentre Israele continua a voler porre fine alle ambizioni nucleari dell’Iran, Fordow rimane una fortezza inespugnabile (o meglio inespugnata). Secondo gli esperti militari, solo la bomba bunker buster Gbu-57 A/B da 13 tonnellate, in dotazione esclusiva agli Stati Uniti, potrebbe neutralizzare Fordow, che alcuni ritengono sia in grado di produrre un’arma nucleare in pochi giorni.
Le bunker buster sono ordigni progettati per perforare grandi strati di terra, roccia e cemento. Queste bombe sono in grado di arrivare in profondità per distruggere, o quanto meno compromettere, le strutture sotterranee. Israele dispone di versioni da una e due tonnellate di questo tipo di bombe, veramente lontane dalla possibilità di scalfire la “fortezza nucleare” iraniana. Ma la bomba bunker americana, sviluppata vent’anni fa, sarebbe nata proprio per questi scopi.
La profondità di Fordow è stimata tra 60 e 90 metri dalla Foundation for Defense of Democracies, o addirittura 800 metri secondo Rafael Grossi dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Se fosse davvero così, questo problema influirebbe sul numero di bombe necessarie a distruggerla. Ma Grossi, che ha visitato il sito, potrebbe aver esagerato di proposito la profondità della struttura iraniana per scoraggiare attacchi militari.
La bomba statunitense può penetrare fino a 60 metri di profondità. Ma Washington potrebbe utilizzare la cosiddetta tecnica del “burrowing” per colmare il possibile gap di altri 30-40 metri, ovvero un metodo che permette al superbombardiere stealth B-2 di sganciare più ordigni in sequenza per penetrare ancora di più nel terreno. Israele non avrebbe sviluppato un ordigno simile per limiti tecnologici, costi elevati e dipendenza strategica dagli Stati Uniti, che forniscono aiuti militari e possiedono già quest’armamento. Le priorità per Israele sono sempre state la difesa contraerea e missilistica e le operazioni per rispondere strettamente alle minacce regionali. Tattiche alternative, come gli attacchi con bunker buster più leggere o attuare una serie di sabotaggi, sono più adatte alle capacità ed esigenze israeliane.
Mark Dubowitz, presidente della Foundation for Defense of Democracies, sostiene che solo gli Stati Uniti possano distruggere Fordow con un attacco aereo. Ma che Israele, d’altra parte, potrebbe comunque colpire il sito senza l’aiuto dei bombardieri stealth B2 Spirit, usando sia i vecchi ma affidabili F-15 Eagle che i supermoderni caccia steatlh di quinta generazione F-35 Lightning (ognuno dei quali può operare comandando sciami di droni) per lanciare delle scariche di bunker buster da 2 tonnellate. Col rischio, però, di mancare l’obbiettivo.