I sistemi d’arma anti-missile usati da Israele

di Redazione ETI/Reuters
16 Giugno 2025 16:59 Aggiornato: 16 Giugno 2025 16:59

Negli ultimi due giorni, l’Iran ha lanciato centinaia di missili balistici e droni kamikaze contro Israele, intensificando lo scontro tra i due rivali mediorientali. Israele risponde con un sofisticato sistema di difesa aerea a più strati, affinato fin dai tempi degli attacchi con missili Scud iracheni durante la Guerra del Golfo del 1991. A supporto di queste capacità, gli Stati Uniti hanno fornito tecnologie avanzate di difesa antimissilistica.

Un generale israeliano ha dichiarato a Fox News che il sistema difensivo raggiunge un tasso di successo «dell’80 o 90%», pur sottolineando che nessuna tecnologia è infallibile al 100%. Questi sono i principali sistemi di difesa missilistica di Israele.

ARROW

I sistemi Arrow-2 e Arrow-3, sviluppati specificamente per contrastare la minaccia missilistica iraniana, sono progettati per intercettare bersagli rispettivamente dentro e fuori l’atmosfera terrestre. Questi intercettori operano ad altitudini che consentono la dispersione sicura di eventuali testate non convenzionali, ossia nucleari. Il progetto, guidato dall’azienda statale Israel Aerospace Industries, vede la partecipazione di Boeing nella produzione degli intercettori.

DAVID’S SLING

Il sistema David’s Sling è concepito per abbattere missili balistici lanciati da distanze comprese tra 100 e 200 chilometri. Realizzato congiuntamente dall’israeliana Rafael Advanced Defense Systems e dalla statunitense Rtx Corp (l’ex Raytheon), questo dispositivo è in grado di neutralizzare non solo missili, ma anche aerei, droni e missili da crociera, offrendo una protezione versatile contro minacce aeree.

IRON DOME

L’Iron Dome, operativo dal 2011, è stato progettato per contrastare razzi a corto raggio, come quelli lanciati dal movimento islamista palestinese Hamas dalla Striscia di Gaza. Sviluppato da Rafael Advanced Defense Systems con il sostegno statunitense, il sistema utilizza missili guidati da radar per distruggere in volo razzi, colpi di mortaio e droni. Ogni unità, trasportabile su camion, è in grado di valutare se un razzo sia diretto verso un’area popolata: in caso contrario, lo lascia impattare al suolo senza intervenire.
Una versione navale dell’Iron Dome, introdotta nel 2017, è a difesa di unità navali e infrastrutture marittime. Inizialmente progettato per coprire città contro razzi con gittate tra 4 e 70 chilometri, gli esperti ritengono che la sua portata sia stata successivamente ampliata.

THAAD

Nell’ottobre scorso, gli Stati Uniti hanno dispiegato in Israele il sistema Thaad (Terminal High Altitude Area Defense), un componente chiave delle difese aeree americane. Questo sistema è progettato per intercettare e distruggere missili balistici a corto, medio e lungo raggio nella loro fase terminale di volo. Venerdì, le forze militari statunitensi hanno collaborato con Israele per abbattere missili iraniani, utilizzando sia sistemi terrestri sia, secondo fonti israeliane, un cacciatorpediniere della Marina Usa nel Mediterraneo orientale.

L’AVIAZIONE

Elicotteri da combattimento e caccia israeliani hanno impiegato missili aria-aria per neutralizzare droni diretti verso il territorio nazionale, come confermato da fonti militari. Anche l’aeronautica giordana ha intercettato missili e droni che violavano il suo spazio aereo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale del Paese.


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