Putin deve ancora vendicarsi dell’Operazione Ragnatela

di Redazione ETI/Reuters
8 Giugno 2025 15:43 Aggiornato: 8 Giugno 2025 15:43

Gli Stati Uniti ritengono che la rappresaglia minacciata dal presidente russo Vladimir Putin contro l’Ucraina, in risposta all’attacco con droni condotto da Kyiv la scorsa fine settimana, non si sia ancora pienamente concretizzata e che probabilmente consisterà in un’offensiva significativa e articolata su più fronti. A riferirlo a Reuters sono dei funzionari americani.

Non è chiaro quando Mosca scatenerà la sua risposta completa, ma una fonte ha indicato che potrebbe avvenire entro pochi giorni. Un secondo funzionario statunitense ha precisato che l’attacco russo probabilmente coinvolgerà diverse capacità aeree, inclusi missili e droni. I funzionari, che hanno parlato a condizione di anonimato, non hanno fornito dettagli sugli obiettivi previsti né hanno approfondito questioni di intelligence. Il primo funzionario ha descritto l’attacco di Mosca come «asimmetrico», sottolineando che modalità e bersagli non ricalcheranno l’azione ucraina dello scorso fine settimana contro aerei da guerra russi.

Venerdì, la Russia ha lanciato un’intensa raffica di missili e droni sulla capitale ucraina Kyiv. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che l’attacco, diretto contro obiettivi militari e connessi, è stato una risposta a quelli che ha definito «atti terroristici» ucraini contro la Russia. Tuttavia, i funzionari americani ritengono che la rappresaglia russa completa debba ancora manifestarsi.

Una fonte diplomatica occidentale ha osservato che, sebbene la risposta russa possa essere già iniziata, è probabile che si intensifichi con attacchi contro obiettivi simbolici ucraini, come edifici governativi, per inviare un messaggio inequivocabile a Kyiv. Un altro diplomatico occidentale di alto rango ha previsto un ulteriore assalto devastante da parte di Mosca. «Sarà imponente, feroce e incessante», ha dichiarato il diplomatico. «Ma gli ucraini sono un popolo coraggioso».

Michael Kofman, esperto di Russia presso il Carnegie endowment for international peace, ha ipotizzato che Mosca potrebbe voler colpire l’agenzia di sicurezza interna ucraina, l’Sbu, che ha diretto l’umiliante attacco ai bombardieri nucleari russi. Per lanciare un segnale forte, la Russia potrebbe utilizzare missili balistici a medio raggio, ha aggiunto. «Con ogni probabilità, tenteranno di colpire il quartier generale dell’Sbu o altri edifici amministrativi dell’intelligence regionale», ha affermato Kofman, sottolineando che Mosca potrebbe anche prendere di mira centri di produzione della difesa ucraina.
Tuttavia, Kofman ha suggerito che le opzioni di rappresaglia della Russia potrebbero essere limitate, dato che il Paese sta già impiegando gran parte delle sue risorse militari contro l’Ucraina. «In generale, la capacità della Russia di intensificare significativamente gli attacchi rispetto a quanto già sta facendo – e ha cercato di fare nell’ultimo mese – è piuttosto limitata».

Mercoledì, in una conversazione telefonica con il presidente Trump, Putin ha dichiarato che Mosca avrebbe dovuto rispondere all’attacco, come riportato da Trump in un messaggio sui social. Più tardi, Trump ha detto ai giornalisti che «probabilmente non sarà una cosa piacevole» e che ha detto a  Putin di «non farlo». Ma purtroppo, ha osservato Trump, «c’è molto odio».


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