Musk attacca l’amministrazione Trump: il mega-disegno di legge è una porcheria

di Redazione ETI/Joseph Lord
4 Giugno 2025 11:58 Aggiornato: 4 Giugno 2025 11:58

Elon Musk, non appena dismesso il ruolo di “rettificatore” della pubblica amministrazione americana, scrivendo su X ha duramente attaccato il mega-disegno di legge (che Trump ha battezzato «One Big Beautiful Bill») chiesto dal presidente Trump al Parlamento per poter realizzare il proprio programma elettorale. L’ex capo del Dipartimento per l’Efficienza del Governo ha definito il provvedimento «una mostruosità».

«Mi dispiace, ma non ce la faccio più. Questo disegno di legge del Parlamento, mastodontico, scandaloso e pieno di favoritismi, è una disgustosa mostruosità». Le dichiarazioni hanno generato frizioni all’interno del Partito Repubblicano, tra i conservatori che condividono le preoccupazioni espresse da Musk e chi invece è allineato al presidente e alla leadership del partito. Il presidente della Camera, Mike Johnson, ha preso le distanze dalle affermazioni, pur definendo Musk «un amico», commentando: «Elon si sbaglia» perché il provvedimento rispetta i principali impegni elettorali e garantisce risparmi per oltre mille e 600 miliardi di dollari. Tra i punti qualificanti della proposta, la sicurezza dei confini, gli sgravi fiscali per i lavoratori, il rilancio dell’energia nazionale, il contenimento della spesa pubblica e il rafforzamento della difesa.

Al Senato, il provvedimento ha suscitato opinioni contrastanti. Il capogruppo repubblicano John Thune ha ribadito il proprio sostegno, sottolineando che la versione approvata dalla Camera, se opportunamente modificata al Senato, potrà «rendere il Paese più sicuro e i cittadini più prosperi». Thune ha richiamato in particolare le misure in materia di sicurezza alle frontiere, sviluppo energetico, modernizzazione militare e il blocco degli aumenti fiscali previsti per fine 2025. Tuttavia, non sono mancate voci critiche anche tra i senatori repubblicani, diversi dei quali hanno espresso apprezzamento per le osservazioni di Musk. In risposta a un post su X in cui si segnalava un disavanzo previsto di 2 mila 500 miliardi di dollari annui, il senatore Mike Lee ha definito la cifra «sbalorditiva». Secondo Lee, il Parlamento repubblicano può intervenire attraverso tre canali: la Big Beautiful Bill per la spesa obbligatoria, pacchetti di annullamento per la spesa discrezionale e il processo di bilancio. Sulla stessa linea anche il senatore Rand Paul, che ha condiviso la visione di Musk sull’enorme spreco in spesa pubblica, secondo cui aggiungere altri 5 mila miliardi di dollari al debito sarebbe un grave errore.

Al centro delle critiche c’è l’impatto della legge sul bilancio federale. Secondo l’Ufficio del bilancio del Parlamento, nella versione attuale il provvedimento potrebbe aumentare il deficit di circa 3 mila 800 miliardi di dollari. I leader repubblicani della Camera contestano però questa stima, sostenendo che si basi su previsioni di crescita economica troppo caute rispetto a quelle attese in seguito all’attuazione delle politiche dell’amministrazione Trump.

Attualmente il Senato sta valutando modifiche sostanziali al testo approvato dalla Camera. Affinché la legge venga approvata, sarà necessario il voto favorevole di almeno 48 senatori repubblicani; in caso contrario, sarà determinante l’intervento di JD Vance (che, in quanto vicepresidente degli Stati Uniti, è anche presidente del Senato) per risolvere l’eventuale parità. Diversi senatori hanno già espresso riserve su alcuni passaggi del provvedimento, facendo ipotizzare una bocciatura. In tal caso, il testo tornerebbe alla Camera per ulteriori revisioni. Per essere inviato alla firma del presidente Trump, il disegno di legge dovrà essere approvato in forma identica da entrambe le camere.


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