L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato: «Con riferimento ad alcune notizie di stampa diffuse nei giorni scorsi, che riportano a Stromboli un incremento dell’attività con ‘possibili esplosioni, colate laviche e frane’, si chiarisce che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) non ha tuttavia comunicato alcuna significativa variazione dello stato di attività eruttiva che continua a rimanere sul livello ordinario del vulcano e, quindi, non c’è alcuna previsione di imminenti forti esplosioni, colate laviche o frane».
L’INGV ha poi chiarito: «Le informazioni riportate dalla stampa sono state prese dalla sezione ‘Scenari attesi’ del bollettino settimanale sul monitoraggio multiparametrico del vulcano Stromboli del 20 maggio 2025, che riporta la possibilità che nei giorni successivi all’uscita del bollettino possano accadere i suddetti fenomeni di maggiore intensità che non sono prevedibili e, comunque, non sono comparabili ai fenomeni più intensi come parossismi, effusioni laviche prolungate e importanti frane sulla Sciara del Fuoco, come quelli osservati durante la crisi eruttiva dell’estate 2024».