Cina e Russia sempre più pericolose anche nello spazio

di redazion eti/Catherine Yang
17 Maggio 2025 12:26 Aggiornato: 17 Maggio 2025 12:26

Il generale B. Chance Saltzman, capo delle operazioni della Forza Spaziale degli Stati Uniti, ha evidenziato come Russia e Cina mostrino un’aggressività e un’imprudenza che potrebbero aggravare un conflitto nello spazio, specialmente attraverso le azioni osservate nella guerra in Ucraina. «Sul campo di battaglia moderno si registra un impiego massiccio delle capacità spaziali», ha dichiarato a Politico durante il vertice sulla sicurezza del 15 maggio. Negare a una nazione l’accesso a tali capacità, ha aggiunto, garantisce un vantaggio militare significativo.

Tra le pratiche comuni figurano interferenze in orbita bassa, come il disturbo delle comunicazioni satellitari a radiofrequenza e attacchi terrestri alle infrastrutture spaziali. Un esempio è l’attacco informatico a Viasat, che ha privato decine di migliaia di persone in Ucraina ed Europa dell’accesso a Internet, coinciso con l’invasione russa.

Cina e Russia possiedono tecnologie in grado di intensificare le ostilità, come sistemi per catturare satelliti e rimuoverli dall’orbita operativa o missili antisatelliti. «Il confronto può evolvere verso forme di combattimento più distruttive e convenzionali», ha precisato. La Russia ha già dato prova di tale escalation: mesi prima dell’invasione ucraina, un missile antisatellite ha distrutto un satellite, 14 anni dopo un’analoga dimostrazione cinese. Nonostante i rischi noti dei detriti spaziali, Mosca ha compiuto questa scelta. «Potrebbe trattarsi di un segnale — ha commentato. — Il messaggio è chiaro: lo spazio è un dominio di guerra e l’intenzione è di agire con decisione. Ora spetta a noi valutare la risposta».

Il generale Saltzman ha poi richiamato l’ipotesi russa di collocare un’arma nucleare in orbita, definendo tali azioni «imprudenti e aggressive», con conseguenze che superano i meri effetti militari locali. Riguardo alla Cina, la preoccupazione principale riguarda la rapidità con cui il suo esercito sviluppa capacità spaziali. Pechino ha creato una «rete di distruzione», composta da centinaia di satelliti che forniscono dati di targeting in tempo reale sulle forze avversarie. Ciò significa che le forze dirette nel Pacifico occidentale sarebbero esposte ad armi estremamente precise e a lungo raggio prima di poter conseguire i propri obiettivi militari. «Si tratta di una sfida cruciale», ha sottolineato, notando che questa minaccia è particolarmente pressante nell’area indo-pacifica. Lo spazio, ha ribadito, rappresenta un interesse fondamentale per la sicurezza nazionale.

Le capacità spaziali costituiscono una priorità per l’amministrazione Trump. A gennaio, il presidente americano ha firmato l’ordine esecutivo “Golden Dome”, promuovendo uno scudo antimissilistico avanzato in cui la Forza Spaziale avrà un ruolo centrale. Il 13 maggio, l’Agenzia di Intelligence della Difesa ha pubblicato un’indagine sulla Golden Dome, che identifica le minacce emergenti e segnala Cina e Russia come avversari intenti a sfruttare le vulnerabilità delle difese missilistiche balistiche degli Stati Uniti. Il 15 maggio, funzionari del ministero della Difesa hanno discusso l’iniziativa e il bilancio con alcuni senatori.

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